mercoledì 29 maggio 2013

Borghese presenta 'L'educazione delle rockstar'. Guarda il video!


Se i parolai e cantautori degli anni Settanta avessero ascoltato l’indie rock avrebbero inciso dischi come “L’educazione delle rockstar”.
Testi mai scontati, titoli delle canzoni provocatori (Dio ha un profilo su facebook)
e una “Bella ciao” irriverente che fotografa le menti e i corpi che se ne vanno da questa Italia a pezzi (o anche no)

Il disco d’esordio di BORGHESE
"L'educazione delle rockstar"
su etichetta TouchClay Records
SU TUTTI I DIGITAL STORES DAL 4 GIUGNO

GUARDA QUI IL VIDEO DEL PRIMO SINGOLO TRATTO DALL’ALBUM

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"L'educazione delle rockstar" ovvero un atto di rivolta innanzitutto alla logica miope e occludente delle case discografiche. Dopo ben due progetti rimasti bloccati nelle pieghe della discografia che mette la stessa faccia addosso a tutte le idee, dà loro lo stesso suono e la mette in fila con le altre in attesa di vedere la luce. Angelo Violante (Agua Calientes, Cieli di Aspasia, Voodoo Kiss ed Eden Motel) e Giacomo Pasquali (Marghena, Cieli di Aspasia, Patrizio Maria D'artista, Kramer contro Kramer, Eden Motel) decidono di cambiare rotta in maniera drastica e produrre un cantautore in aperto e deliberato contrasto con questo meccanismo, Borghese appunto. Borghese non ha né nome, né età, né faccia, ma al contrario fa dell'anonimato il suo tratto caratteristico, una provocazione alla società dell'immagine di cui la discografia oramai costituisce una costola. "L'educazione delle rockstar" è il manifesto programmatico di una sorta di incursore discografico con 24 ore, passamontagna, pistola giocattolo. "L'educazione delle rockstar" è dichiaratamente un disco post-ideologico e fa della provocazione di stile il suo marchio: provoca gli stili che ruotano intorno al mondo indie: il pop, il rock, l'elettronica; provoca la forma canzone mescolandone deliberatamente le regole; provoca politicamente un mondo appollaiato ad arte su posizioni troppo spesso di comodo. Un inno alla libertà di pensiero e al divieto di pregiudizio che si prende la briga di sviscerare temi ispidi e lo fa in maniera apertamente coraggiosa: sesso, sentimenti imperfetti, droga, inadeguatezza personale e generazionale, contrasto tra amori individuali in mezzo alle guerre dei popoli. Il tutto con una dose non indifferente di distacco ironico ("non per essere pessimista ma credo proprio che morirò...").
Un disco che soffia sul contrasto generazionale in "luoghi in comune" ("tra una bomba di stato e una rivoluzione senza popolo, ora pisciamo per terra per far piovere sul bagnato") e che poi riscrive in chiave ironica il testo di Bella ciao, aggiornandola alla nuova dittatura. Un disco che fa anche, tra le altre cose, un fiero omaggio alla dolorosa vicenda personale di Enzo Tortora, in "Preghiera di un uomo per bene" cercando di immaginarne un lato di intimità con coraggio e sensibilità.

biografia
Borghese inizia nel febbraio del 2013 a registrare il suo disco d'esordio. Il passato non è necessario.



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