martedì 21 dicembre 2010

È in arrivo il “fat rock” dei THE LAST FIGHT



prima tornata… “TOM’S DEALER”
il singolo “elefantiaco” della band tratto dal disco
“RIGHT OF WAVE”
guarda qui il video
http://www.youtube.com/watch?v=KD5T8fbF9zM

Sono di Bergamo ma potrebbero essere nati e cresciuti a Los Angeles o nella Death Valley.
Con il loro “fat rock” (che fa pensare ai Beastie Boys di Fight For Your Right To Party) hanno collezionato diversi concerti all’estero (Inghilterra, Germania, Spagna e Repubblica Ceca) e in Italia. Hanno suonato sui palchi principali dei prestigiosi festival (Heineken Jammin’ Festival e Taubertal Festival).

Hanno recentemente collaborato con RAI, Radio Televisione Italiana, per la produzione della colonna sonora del documentario “I fiori all’occhiello”. Sono premiati secondi al concorso nazionale per Sziget Festival 2010 e primi come miglior live band al KEEPon contest 2010.

Quartetto con un tiro “in your face”, se la giocano soprattutto dal vivo.
Ma anche in studio ((che si sono costruiti da soli) i risultati non sono per niente male.
Ne è la prova “Tom’s Dealer”, il primo singolo tratto dall’album RIGHT OF WAVE.
“Mi è venuto in mente questo brano guadando un film (Rounders)”, dice James, cantante e chitarrista della band. “Il protagonista (Matt Damon), durante una partita a poker, dice; "Nel gioco della vita, le donne sono la tassa che devi pagare anche se vinci"… In inglese "in the poker game of life, women are the rake".
Nice shot James!
“Tom’s dealer” è un asso nella manica dei THE LAST FIGHT. Un brano che potrebbe far invidia a decine di rock band oltre oceano e che nelle college radio americane farebbe sicuramente furore.

Da sottolineare anche il video… Non il solito clip con la band che suona e stop.
Un video con una citazione chiara (Tarantino; Grindhouse, episodio A prova di morte) con tanto di groupies che fanno il verso a Jungle Julia Arlene e Shanna (le tre donne protagoniste di A prova di morte).

Ma non dimentichiamo il resto del disco
Vai su http://www.thelastfight.net/ e ascolta i brani di RIGHT OF WAVE in streaming
Acquistabile QUI http://itunes.apple.com/it/album/right-of-wave/id406383712

UFFICIO PROMOZIONE LUNATIK – 035 4421177

FIUMEDINISI: quarto album dei MARLOWE in uscita il 21 dicembre 2010



MARLOWE
Fiumedinisi
Etichetta; Seahorse Recordings
Distribuzione; Audioglobe
Uscita; 21 dicembre
www.marloweband.it
www.myspace.com/marloweband
FIUMEDINISI è il quarto album dei siciliani Marlowe, che continuano a percorrere sentieri ben precisi e con sempre maggior sapienza…percorsi indie rock lucidamente ancorati alla forma canzone. Una forma canzone avvolta da tinte fosche, dark, che rispecchiano senza timori reverenziali sia suoni d’oltre manica (un lungo fil rouge che parte dai Cure, passa per My Bloody Valentine e arriva a gente come Warlocks) che quelli delle metropoli americane più europee (Chicago, per certa “matematicità” dei ritmi, NYC per le reminiscenze della “gioventù sonica”). La veste cupa e decisamente indie rock lascia sapientemente spazio alle liriche, mai scontate, sempre poetiche. Ospite d’onore Angela Baraldi che dona la sua preziosa voce in “In fondo alla gola”. Quanto basta per farsi travolgere da queste liquide 11 tracce.

lunedì 20 dicembre 2010

9 LUGLIO 2011 @ AZZANO DECIMO: MOBY ALLA 12^ EDIZIONE DI FIERA DELLA MUSICA



AZZANO DECIMO
12^ EDIZIONE DI FIERA DELLA MUSICA

FIERA DELLA MUSICA E’ ORGOGLIOSA DI ANNUNCIARE IL PRIMO STRAORDINARIO
OSPITE DEL 2011
MOBY
SABATO 9 LUGLIO – AREA PALAVERDE

Le prevendite sono aperte sui circuiti TicketOne e BoxOffice, www.ticketone.it, www.boxol.it. Il costo del titolo di ingresso è di Euro 30,00 più 3,00 di prevendita.

Informazioni: 0434.636720

Sito ufficiale http://www.fieradellamusica.it

Veramente un colpo da novanta per la Fiera della Musica che vedrà salire sul palcoscenico MOBY in un live assolutamente imperdibile.

Fiera della Musica 2011 porta con sé l’energia della musica elettronica di Moby, con le sue contaminazioni con i più diversi generi, quali il blues, il soul, il rock, per un’edizione che si preannuncia memorabile. L’appuntamento è fissato per sabato 9 luglio, presso l’Area Palaverde.
Per i fan del festival sarà una grande occasione poter assistere al nuovissimo live di Moby che presenterà i sound delle nuove hit, in uscita con l’ultimo album, prevista per l’inizio del 2011.

Moby, newyorkese, classe 1965.
Negli anni Ottanta il giovane Moby è affascinato dalla musica punk e post-punk, illuminato da Clash, Gang of Four, Public Image e Joy Division. Milita così in una serie di band hardcore.
Successivamente si impegna come DJ, e quando la musica techno e house invadono i club della grande mela, le sue performance si trasferiscono in locali come il Mars, il Palladium, l’MK.
Nel 1993 si insinua nelle chart inglesi. Il disco “Everything is wrong” (1995) è un calderone esplosivo che frantuma i generi – punk jungle house blues soul – e li riconverte alla sua ispirazione.
Nel 1999 esce il suo quarto album “Play”, con cui ottiene il successo: una gemma di melodie soul e blues in chiave elettronica. In un paio d’anni Moby diventa una presenza totale ed essenziale del pop. Il tour del 1999 finisce con platee ipnotizzate di 24mila persone. Il disco vende otto milioni di copie nel mondo.
Nel 2002 arriva l’album “18”: maturo, profondo, illuminante. La perfetta conseguenza di “Play”. Moby, eclettico musicista, suona tutti gli strumenti, canta in quattro canzoni ed affida le altre a guest vocal di talento (Angie Stone su tutti).
Celebrato con la magnificenza che merita “18”, in testa alle chart di ben dodici paesi europei, Moby si chiude nella sua stanza, da sempre fonte di primaria di ispirazione e sperimentazione, dove scrive la bellezza di 250 canzoni. Quattordici di queste finiscono nell’album “Hotel” (2005), in cui Moby suona tutti gli strumenti (tranne la batteria), canta in dieci brani e ospita la voce di Laura Dawn. L’uscita di “Hotel” viene anticipata dal famosissimo singolo “Lift me up”, conosciuto in Italia per il suo utilizzo in alcuni spot pubblicitari.
Negli anni Moby lavora anche per il cinema, collaborando a diverse colonne sonore: “Heat”, “The Insider”, “Ogni maledetta domenica”, “The Beach”, “Southland tales” e un film di James Bond.
Nel 2006 arriva la consacrazione con l’immancabile raccolta: “Go, the very best of Moby” che ripercorre attraverso sedici tracce tutti i successi del “genietto”.
Nel 2008 è la volta di “Last Night” e nel 2009 di “Wait for me”, due successi planetari.

Ufficio promozione LUNATIK per FIERA DELLA MUSICA DI AZZANO DECIMO – 035 4421177

venerdì 17 dicembre 2010

PREMIO “LE RADICI E E LE ALI” A FILIPPO ANDREANI



PREMIO “LE RADICI E LE ALI”
A FILIPPO ANDREANI
PER IL SUO DISCO D’ESORDIO
“LA STORIA SBAGLIATA”

22 Gennaio,
ore 21:00
presso il cinema Torquis di Filottrano (An)
SERATA DI PREMIAZIONE

Durante la serata si esibiranno Filippo Andreani e Marino e Sandro Severini della formazione dei “The Gang”, che ospiteranno inoltre sul palco il cantautore Mauro Alessandri, Gastone Petrucci ed il poeta Ugo Capezzali.

Il premio “Le radici e le ali”, istituito dall’Associazione culturale “Kowalsky”, sarà consegnato nella serata del 22 Gennaio, ore 21:00 presso il cinema Torquis di Filottrano (An).
Il premio, patrocinato dalla Provincia di Ancona, che consiste in un’opera del pittore e scultore Nazareno Rocchetti, è stato assegnato a Filippo Andreani, per la sua opera prima “La storia sbagliata”.
Con questo premio l’associazione “Kowalsky”, facente parte della rete dei Filottrano City Rokers, ha voluto mettere in luce chi, nel territorio della comunicazione, ha costruito un ponte tra le radici e le ali.
Andreani e’ riuscito a far battere “il cuore antico del futuro”( parafrasando le parole di Carlo Levi).
Con lui viene premiata la canzone. A farlo è stata una giuria composta da una ventina di personalità del mondo della cultura e della politica, giornalisti , critici, assessori alla cultura, musicisti, direttori artistici ,operatori sociali , scrittori , poeti ,tra i quali :

Giordano Sangiorgi -Presidente del M.E.I. (Meeting Etichette Indipendenti)
Alessio Lega – Cantautore
Marco Denti - Scrittore e critico musicale
Enrico Deregibus - Scrittore e critico musicale
Francesco Scarabicchi - Poeta
Carlo Maria Pesaresi - Assessore alla cultura della Provincia di Ancona
Alessandro Bolli - Critico musicale
Claudio Lolli - Cantautore
Filippo Sani - Sociologo
Giorgio Palombini - Membro del gruppo musicale “Malaeducation”, esponente dei FCR
Marino Severini - Autore delle canzoni e portavoce del gruppo” Gang”
Fulvio Pinto - Agitatore culturale
Max Stefani - Direttore della Rivista “Il Mucchio selvaggio”
Daniele Biacchessi - Scrittore, autore di teatro civile e vice caporedattore di Radio 24
Gastone Pietrucci - Cantore de “La Macina”
Mauro Alessandri - Cantautore e Sindaco di Monterotondo
Gianluca Morozzi - Scrittore

mercoledì 15 dicembre 2010

Venerdì 31 dicembre CAPODANNO AL CARROPONTE! ANDY (BLUVERTIGO) Dj Set + BEATRICE ANTOLINI Dj Set + WE ARE Dj Set!!!



Venerdì 31 dicembre 2010
CAPODANNO AL CARROPONTE,
via Granelli 1, Sesto San Giovanni (MI)
ANDY (BLUVERTIGO) Dj Set + BEATRICE ANTOLINI Dj Set + WE ARE Dj Set
Apertura Cancelli: H 22.30
Ingresso: 5 euro

Info line: cell +39 392 3244674
mail: info@carroponte.org


Che il 2010 sia stato un anno più bello
grazie anche a quella che è stata premiata al M.E.I.
di Faenza come miglior arena estiva del Bel Paese, ovvero l'area Carroponte di Sesto San Giovanni,
ci sono pochi dubbi. Ma guai a fermarsi. L'anno che verrà è ben più importante, ed è doveroso accoglierlo e andargli incontro con una festa come si deve.
Con il Dj Set pirotecnico del poliedrico ANDY dei Bluvertigo,
con quello dell'enfant prodige BEATRICE ANTOLINI,
e con l'estro sperimentale di WE ARE (collettivo di djs d'avanguardia).

Difficile trovare un prezzo d'ingresso più basso (5 euro!!!)
Difficile sfidare il freddo, si dirà. Per chi non ama stare insieme, rispondiamo noi.
In quella che è stata la Piazza di oltre 100.000 persone per più di 4 mesi.

mercoledì 1 dicembre 2010

MEI: CHIUSURA SCOPPIETTANTE CON LITFIBA E SERENA DANDINI, ARRIVO A SORPRESA DI NATHALIE E CAPOSSELA



CONFERMATI I NUMERI DELLO SCORSO ANNO PER IL PIU’ GRANDE FESTIVAL DI MUSICA DAL VIVO ITALIANO E LA PIU’ GRANDE KERMESSE DI VIDEOCLIP

Ad animare la chiusura della quattordicesima edizione del Meeting degli Indipendenti ci hanno pensato i Litfiba, premiati con il
riconoscimento per il miglior live dell'anno: ''Andrete a Sanremo come fara' Franco Battiato?'', gli chiedono. Piero Pelu' ci pensa un attimo: ''Sanremo?
Che c...e' Sanremo? Abbiamo aneddoti a luci rosse sul Festival di Sanremo ma li scriveremo in un libro''. La band fiorentina annuncia che da gennaio
sara' in studio per iniziare le registrazioni del nuovo cd, il primo di inediti dopo la reunion. ''Sara' ispirato all'epoca che stiamo vivendo - dice - non
sappiamo ancora a cosa. Certo, Ruby Rubacuori si presta molto ad una canzone... La musica pop e rock, a differenza di teatri, enti lirici e cinema, non ha un
sindacato, ognuno si fa i propri interessi. Sarebbe invece importante formarne uno''.
Idea ribadita anche da Giordano Sangiorgi, patron del Mei.
Poi interviene telefonicamente anche Serena Dandini che ha vinto il Premio SpecialeMei per il miglior programma tv dell’anno per l’ampio spazio dato alle band emergenti
italiane. “Avrei voluto dirvelo dal vivo, sono onorata di questopremio, abbiamo iniziato per gioco con la rotazione musicale delle band, ma
immediatamente siamo stati conquistati dalla creativita', dalla capacita' espressiva, dallavitalita' e dalla scoperta settimanale di tante band. Grazie ancora per questo riconoscimentoe sappiate che finche ce lo permettono, noi continueremo a parlare e suonare allegramente e concettualmente!''. E' il messaggio che Serena Dandini ha rivolto al Meeting degli
Indipendenti per commentare il premio al suo programma ''Parla con Me'', nonostante non sia riuscita a prendere parte alla manifestazione a causa del maltempo di ieri.
Infine, al Mei di Faenza no sono mancate altre sorprese. Infatti, Nella Notte Bianca del Mei, il Capodanno della Musica Indipendente Italiana, e' arrivata a sorpresa a festeggiare la sua vittoria a X Factor la cantautrice romana Nathalie, che aveva gia' vinto nel 2005 al Mei il contest di Demo di Rai Radio Uno e che ha presentato al Teatro Masini tre canzoni, con un inedito solo per il pubblico del Mei, che l’ha accolta con una vera e propria ovazione in diretta su Rai Radio Uno nel programma condotto da Maurizio Foderaro. Tra le presenze a sorpresa pure Vinicio Capossela, che si e' esibito all'Osteria della Sghisa insieme a Mirco Mariani del progetto Saluti da Saturno, mentre i Gang si sono esibiti a sorpresa per l'Omsa insieme a Omar Pedrini, Giancarlo Onorato e ai Khorakhane’ sul palco in Piazza del Popolo allestito per la Notte Bianca, mentre una troupe de Le Iene ha accompagnato nella sua performance Roberto Durkovich, tra i piu’ importanti artisti della nuova musica popolare.

L'edizione del Mei 2010, che si e' svolta a Faenza dal 25 al 28 novembre,nonostante il maltempo, ha tenuto ed ha registrato 30 mila presenze, come lo scorso anno, piu' di 400 artisti dal vivo, 400 videoclip, 300 espositori, 200 media presenti, 150 convegni, presentazioni, incontri e 100 operatori dall'estero.
Il Mei 2010 coi suoi oltre 400 artisti dal vivo è il festival di musica italiana dal vivo indipendente ed emergente piu’ importante d’Italia
mentre coi suoi 400 videoclip partecipanti è anche il piu’ importante momento di raduno dei video maker italiani.

mercoledì 24 novembre 2010

“Oggetti del Desiderio” il nuovo disco di Fabrizio Tavernelli


FABRIZIO TAVERNELLI


“Oggetti del Desiderio” 2010

Etichetta; Lo Scafandro

Distribuzione; Wondermark

data di uscita; 27 novembre



I percorsi musicali spesso sono tortuosi, intricati, a volte sotterranei, solitari, franosi, carsici. Questo è un po' il cammino di Fabrizio “Taver” Tavernelli, che ha legato il suo nome a diverse vicende della scena indipendente italiana. Esperienze anomale, forse paranormali, che partono da metà degli anni '80 con gli En Manque D'Autre, proseguono nei '90 con gli AFA e la bella avventura del Consorzio Produttori Indipendenti, per poi approdare dal 2000 in poi ad una miriade di progetti : Groove Safari, Duozero, Roots Connection, Babel, Ajello. ......

Ecletticità che non vuole essere piaggeria ma una onesta passione per la musica in tutte le sue forme, una curiosità mai placata. Dalla new wave al crossover, dalla sperimentazione al pop, dalla psichedelia all'elettronica, dalla canzone alla dance più innovativa. Segnali sparsi qua e là su una trentina di dischi tra indies e majors (Sugar, Dischi del Mulo, Polygram, Baracca&Burattini, Snowdonia, Small Voices, Edel, Bagana, Sony, MantraVibes, etc).

Oggi dopo tanto peregrinare sorge il desiderio di approdare a un semplice album di canzoni, suonato, essenziale, nudo nei suoni come nelle parole. Un album che in un tempo ormai lontano si sarebbe definito pop-rock. Senza vergogne malcelate o voglia di legittimazioni alternative.

Canzone d'Autore probabilmente. Con la A iniziale che si rovescia, si slabbra, lascia entrare sollecitazioni e surrealismi da altri territori espressivi. Una forma canzone adulterata, dopata, costruita sulle allucinazioni e sulle derive del nostro paese. Una rappresentazione decadente dei miraggi, delle ossessioni, delle fobie. Brani che raccontano del potere temporale delle strutture religiose e del potere spirituale del vippume imperante sulle anime vaganti. Egoismi, integralismi, spettacolo diffuso, intimità che si fanno oscene...... ma che gente c'è in giro?

Se esiste una salvezza, forse la si può trovare nel desiderio puro. Desiderio che diventa elevazione quando si è disposti a donare i propri desideri ad un'altra entità fuori da sé : donna, bambino, animale, mondo.

Gli Oggetti :

Compagnia telefonica : il desiderio di comunicare realmente in questi tempi di overdose di informazioni

Andrew Warhola : una dedica a Warhol colui che ha fatto del desiderio più effimero arte. Il suo presagio di 15 minuti di celebrità per tutti è oggi un credo

La Banda : il desiderio di entrare, festeggiare o andarsene da questo mondo con la migliore compagna, la musica

Ma che gente c'è in giro: il desiderio disperato ma fallito di comprendere gli altri, di capire cosa ci sta accadendo intorno...

Da respirare: il desiderio del respiro dell'altro, il desiderio di vita nel respiro dei figli

Ikebana: il desiderio di bellezza nella natura e nell'accettazione del cambiamento

Sotto la Croce: i desideri occulti e oscurantisti, le ipocrisie, la condanna del desiderio

Aspettando il Vip: il desiderio di vivere la vita degli altri, di trovare qualcosa in cui potersi rispecchiare, il tragico desiderio di riempire il proprio corpo vuoto, le vite bramate sulle passerelle estive

Benvenuti tra i rifiuti : i desideri inconfessati, una cronaca spietata dei nostri tempi da una visione di fine anni '70 di un grande artista italiano Faust'O/Fausto Rossi

Oggetti del Desiderio : e se anche ciò non avverrà mai e se anche non sarà così, l'importante è sapere che almeno posso donarti i miei desideri......



Leggi qui la biografia

http://www.lunatik-ftp.it/dati/PDF/Biografia_Tavernelli.pdf



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Piermatteo Carattoni presenta il suo nuovo album, “Pagine Strappate”


Piermatteo Carattoni


Presenta

Pagine Strappate

Etichetta; PMS Studio

Distribuzione;digital download e acquisto cd da

www.piermatteocarattoni.com e www.pmsstudio.com





Pagine Strappate (title track) è il brano promozionale

cui è associato un videoclip realizzato da Emanuele Cervellini per Renderbüro (RSM).

Nel cast figura l’attrice Clelia Cicero.

Video on line dal 13 novembre



Pagine Strappate nasce come concept album e narra origine e disgregazione di un sentimento amoroso. Al sentire primigenio (Romanza) succede la concreta e solare quotidianità di una storia d’amore (h6+) infine battezzata dalla simbolica e paradossale comunione di sogno e realtà (Babbo Natale Esiste). Questa estasi, complice l’indole solitaria e malinconica del protagonista, si incupisce (Samba dei Ricorsi d’Amore) e infine incrina (Pagine Strappate) lasciandolo in una condizione di disgregazione psicologica. Egli vive il suo dramma interiore sino a testimoniare la trasformazione del sentimento d’amore in lucida cattiveria (Cattiva-Mente) ai danni dell’ex partner. Consumata tale violenta metamorfosi si produce dello spazio per un primitivo ritorno a sé (CantAurora). Ora è possibile affacciarsi di nuovo alla vita anche se in modo decisamente più ruvido e disilluso (Da Soli) senza paura di solcare la strada ingranando una marcia forse meno illibata (L’Asfalto). Alla fine c’è tempo e modo di trarre un bilancio, riflessivo ed esplicito fin dal titolo (E poi mi rivivrei).



Carattoni è autore di tutte le canzoni, produttore artistico (con Raffaele Montanari per PMS Studio), chitarrista acustico ed arrangiatore assieme alla sua band composta da KByro alle chitarre elettriche, Danilo Bucci (live performer, tra gli altri, per Ivan Graziani) al basso e Michele Pazzini alla batteria.

Tutte le tracce vedono la presenza fissa di Tommy Graziani (batteria e percussioni)



Indicazioni di Curriculum



• Esperienze Live significative: 23/02/08 opener per NoBraino c/o Vidia Rock Club, Cesena; 23/08/08 opener per Haram Quartet (vincitori di X-Factor ed. 2008) c/o Notte Arcobaleno (Piazza del Popolo), Pesaro; 27/09/08 opener per Modena City Ramblers c/o Cesenotte (Carisport), Cesena; 18/10/08 opener per Jennifer Gentle c/o Estragon, Bologna; 29/11/08 Mei, Faenza, 7/03/09 headliner c/o Vidia Rock Club; 25/07/09 opener per Negrita e Meganoidi c/o Play Art 2009, Arezzo

• Riconoscimenti significativi: finalista col il brano h6+ al Premio Poggio Bustone 2008 (Festival aderente Fiofa); in giuria Detto Mariano (storico direttore artistico del Clan Celentano) e Roberto Billi (musicista, fondatore de I Ratti della Sabina). Vincitore del Premio Popolo della Rete per Tana Liberi Tutti, concorso organizzato dall’Associazione di volontariato Telemaco (Cesenatico). Finalista e secondo classificato col brano Da Soli al Botticino Music Festival 2010; in giuria Marco Ferradini (Presidente), Alex Peroni storico conduttore radiofonico (da 105 alla Rai all’attuale RTL,) Betty Vittori, vocalist tra le più apprezzate d’Italia e Paolo Siani (direttore artistico Ariston, produttore di artisti come Iglesias, Matia Bazar, Vandelli, Vanoni).



Link utili

www.piermatteocarattoni.com

www.myspace.com/piermatteocarattoni

www.youtube.com/piermalupo

www.facebook.com/piermatteo.carattoni



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venerdì 19 novembre 2010

Seahorse Recordings è lieta di presentarvi il primo festival itinerante!


La Seahorse Recordings/Red Birds Rec., è lieta di presentarvi il primo festival itinerante , in cui si esibiranno nel mese di dicembre i migliori gruppi


delle 2 label. Ci permettiamo di segnalare gli eventi come indimenticabili appuntamenti con i suoni che da 10 anni a questa parte proponiamo





Ecco gli appuntamenti:





3-4 DICEMBRE : SEAHORSE MUSIC FEST@ CATANIA _SALA LOMAX



3 Dic:Brown & Leaves - Andrea Carboni - Carmelo Amenta - Nadiè

4 Dic:Clerville - Froben - Marlowe - Murnau



11 DICEMBRE:SEAHORSE MUSIC FEST@PISA_ CARACOL

Brown & Leaves ,Andrea Carboni



22-23 DICEMBRE: SEAHORSE MUSIC FEST@ S.SEVERINO MARCHE



22 DIC: Brown & Leaves ,Andrea Carboni

23 DIC: Aedi, Glitterball



Per info sulla label e sui gruppi

http://www.seahorserecordings.com/

http://www.myspace.com/littleredbirdsrecords



ufficio promozione LUNATIK per SEAHORSE RECORDINGS – 035 4421177

Harold Budd ed Eraldo Bernocchi presentano "SemetIpsum" per bere arte, disegnare musica, ascoltare vino


HAROLD BUDD ed ERALDO BERNOCCHI


Con l’artista multimediale PETULIA MATTIOLI

Insieme per un progetto speciale



SEMETIPSUM

avviene da Michele Satta

Bere arte, disegnare musica, ascoltare vino.



Una produzione

RareNoiseProductions



http://www.semetipsum.com



Nella suggestiva cantina di Michele Satta, uno dei nomi più importanti di Bolgheri - Toscana, nasce il progetto Semetipsum, espressione latina che significa "proprio se stesso": un’idea, un avvenimento, un vino.

Inaugurato quest'anno in una serata che ha sancito la nuova alleanza tra vino, musica e arte con Michele Satta, vignaiolo produttore di vini unici, Harold Budd - pianista americano di fama internazionale, Eraldo Bernocchi musicista e sperimentatore da oltre venticinque anni nella musica elettronica.

Completano l'opera l'immagine e l'etichetta curate dalla video artista Petulia Mattioli che ha realizzato scatti fotografici in sequenza catturando le magnifiche figure che si vengono a formare sul vino sollecitato dalle frequenze del suono originale del concerto. Il testo di presentazione è scritto da Marco Pierini, fino a pochi mesi fa alla guida del Centro d’ Arte Contemporanea Santa Maria della Scala di Siena, e attualmente direttore artistico della Galleria Civica di Modena. 250 esemplari di Sangiovese 2008 selezionato in vendemmia da un unico vigneto, numerati ed autografati in formato magnum, proposti nella confezione in legno a tiratura limitata che conterrà il libretto a colori e il cd dell’ esibizione di Budd e Bernocchi, prodotto dall' etichetta discografica londinese RareNoiseRecords.

Ogni anno un' opera unica e la selezione speciale delle migliori uve di una sola varietà: Semetipsum "proprio se stesso".



Le confezioni complete saranno messe in vendita a partire da metà novembre al costo di 160,00 €.

Chi fosse interessato ad acquistarle potrà farlo direttamente on line dal nostro sito www.michelesatta.com

o rivolgendosi ai seguenti nostri riferimenti:

Tel 0565/773041

semetipsum@michelesatta.com





LEGGI QUI LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO A CURA DI MARCO PIERINI



http://www.lunatik-ftp.it/dati/PDF/marco_pierini.pdf





LEGGI QUI LE BIOGRAFIE DI MICHELE SATTA, HAROLD BUDD, ERALDO BERNOCCHI, PETULIA MATTIOLI, MARCO PIERINI



http://www.lunatik-ftp.it/dati/PDF/biografie.pdf







Ufficio stampa Lunatik

035 4421177

www.lunatik.it

giovedì 18 novembre 2010

Ecco il secondo singolo dei Marla Singer!


Dopo il successo del primo singolo (in alta rotazione su Virgin Radio e altre radio nazionali e regionali)
tratto dal nuovo album (TEMPI DI CRISI)
MARLA SINGER tornano nelle radio ed in vendita negli stores digitali con un nuovo doppio singolo, un vero e proprio "45 GIRI DIGITALE"
contenente il lato A BRUCERÒ ed il lato B ESPLODO DI VITALITÀ
dal 26 novembre su I TUNES e tutti i negozi digitali
Una ballata ed un brano rock tirato. Ritornano in scena così MARLA SINGER… con un doppio singolo, come si faceva una volta con il 12”, ad esprimere le due anime della band di Siena, recente protagonista delle cronache rock nazionali grazie al grande successo della cover di Eleanor Rigby dei BEATLES (da 20 settimane consecutive nella chart di VIRGIN RADIO e 2 settimane consecutive al n.1).
Il nuovo singolo sarà disponibile nei digital stores dal 26 Novembre.
i MARLA SINGER hanno inaugurato con TEMPI DI CRISI un nuovo percorso completamente indipendente, dalla produzione delle musiche fino al booking e al management. L'autogestione del proprio lavoro e la comunicazione diretta con il pubblico sono le caratteristiche principali dell'artigianato musicale promosso dalla band.
È così che, anche in ambito live, i MARLA SINGER lanciano un’interessante iniziativa autonoma per incentivare la musica inedita con il loro WEB LIVE NETWORK. Attraverso una pagina sul proprio sito ufficiale la band sta infatti riunendo link a giovani artisti/band cui poter dare la possibilità di aprire i propri concerti. In questo modo, oltre alla visibilità attraverso la pagina web, si vuole creare un punto 'virtuale' di incontro e di collaborazione che coinvolga i membri del network tanto attraverso la promozione reciproca di eventi live, quanto attraverso lo scambio di idee e di risorse per la crescita dei rispettivi progetti. Maggiori info nella pagina ufficiale del WEB LIVE NETWORK su http://www.marlasinger.net . Dopo il WEB STREET TEAM quindi una nuova idea che parte dal web, ormai terreno prediletto dalla band di Siena.
UFFICIO PROMOZIONE LUNATIK PER MARLA SINGER – 035 4421177

Gli Isabelle Urla presentano il loro singolo tratto dall’album omonimo: “La Ballata delle Mosche”


Isabelle Urla


PRESENTANO

Il singolo tratto dall’album omonimo

LA BALLATA DELLE MOSCHE

Etichetta; autoproduzione

Distribuzione; Wondermark

data di uscita; 26 novembre

ascolta alcuni brani qui

www.myspace.com/isabelleurla

Contestatori, rodati musicisti, nostalgici, antigenerazionali forse, marcatamente provati dalla sofferenza artistica che ha invaso il nostro paese negli ultimi anni, sta di fatto che gli Isabelle Urla animano ancora la scena indipendente con la loro presenza, una combattività tipica dei ventenni e un non adattarsi alla forma sicuramente atipica per trentenni che hanno alle spalle anni e anni di concerti.

L’omonimo album, il terzo dalla loro nascita, si apre con un manifesto e “Il panchinaro del sistema” descrive pienamente la rabbia, tutta consentita, nel calcare palchi sui quali, magari solo poche ore dopo si celebrano scempi artistici di tacchi a spillo e milionari supponenti in uniforme.

Una rabbia che si ripropone nella “Ballata delle mosche”, solida cavalcata in stile anni novanta dove viene data voce metaforicamente alla vergine Isabelle che con loro Urla l’esigenza di una “musica per il cervello” e un disgusto dei locali sempre più zeppi di proposte atte a brillare momentaneamente come stelle trimestrali.

L’autobiografica “Uno zingaro” e i kilometri su kilometri percorsi in solitudine cercando di incontrare da qualche parte la propria anima che sembra si sia smarrita, messa a dura prova da entità neppure troppo furbe per permettere a chi le osserva di giudicarle di classe.

Si continua con “La tua polvere” criptico sodalizio tra nostalgia e passione, “Old Oraibi” triste, rassegnata ma rabbiosa poesia dedicata alla tribù Hopi e alla loro città distrutta in una sommossa dagli yankee.

In “Un maestro” riecheggiano reminescenze dei grandi cantautori italiani e un amore spassionato per Fabrizio De André, anche se l’anarchia del “maestro” cela fino alla fine la sua identità.

Violenta, senza peli sulla lingua, molto lontana dal populismo televisivo politicamente corretto che sembra tanto funzionare ultimamente “La canzone delle nuove musiche” chiude la parte elettrica, psichedelica e dissonante dell’album.

“La morsa” saluta chi ascolta con una forte melodia, malinconica e ricca di sfumature dove la voce di Anelli padroneggia magistralmente la composizione, delicata, a tratti inquietante.

Isabelle Urla è un album ricco di strazianti verità e di descrizioni crudissime della realtà, quella vera, che non passa dai massimi sistemi andando a scavare nel profondo di chi lotta e non si rassegna per far sì che la musica e le esperienze di vita non passino nel dimenticatoio. Un disco dal sapore raffinato e di tradizionalissimo, sincero, elegante rock d’autore.



Tutti i testi sono di Riccardo Anelli, gli arrangiamenti di Isabelle Urla, questo disco è stato interamente autoprodotto dalla band.



COMPONENTI:

Riccardo“The Ring”Anelli: Voce e Basso

Alfredo Grassi: Chitarra elettrica www.isabelleurla.com

Guido Mainardi: Batteria www.myspace.com/isabelleurla

Francesco Matano: Chitarra elettrica

Matteo Casirati: Violino



UFFICIO PROMOZIONE LUNATIK – 035 4421177

Martin Schulte presenta Silent Star


MARTIN SCHULTE


Presenta

SILENT STARS

Etichetta; RareNoiseRecords

Distribuzione fisica; Cargo

Distribuzione digitale

http://www.rarenoisestore.com

www.iodalliance.com



Data di uscita; 26 novembre



http://www.myspace.com/martinschulte





“deep music from the depth of soul” – Marat Shibaev alias Martin Schulte



E’ tartaro, vive a Kazan, nel mezzo del nulla della repubblica del Tatarstan. Giovanissimo (ha 22 anni), si è scelto un nome tedesco (all’anagrafe di Kazan risulta infatti come Marat Shibaev), come per pagare tributo a quella scuola di Berlino e dintorni che ha sicuramente marchiato il suo percorso artistico.

Già, perché ascoltando Silent Stars si capisce molto bene quanto Marat guardi dritto in faccia a Chain Reaction, Basic Channel, alla scuola del clicks’n’cuts che evaporò la techno ormai una decina di anni fa.

Tutto questo viene riveduto e corretto da una “cameretta con vista” su uno scenario inusuale (mille anni luce lontano da quello di Berlino), con grande gusto per la “profondità” dei bassi e dei tappeti sonori, una propensione al dub che viene magistralmente applicato a ritmi uptempo mai martellanti, sempre vicini a un concetto di astrazione caro alla scuola clicks’n’cuts e ai tipi di Basic Channel.

Non male per un “twentysomething” che a 22 anni vanta già una discografia impressionante (quattro album, decine e decine di remix, apparizioni su compilation in tutto il mondo).





Ufficio promozione LUNATIK – 035 4421177

“Il Pifferaio di Pandora”: il nuovo album dei The Unsense


THE UNSENSE


Il pifferaio di Pandora

Autoproduzione

Distribuzione; Pirames International

Data di uscita; 26 novembre



È la storia di un viaggio. Il viaggio che un uomo deve percorrere per trovare sé stesso.

Come nel tragitto dantesco, per scoprire l’ ”Io” é necessario perdere la propria strada, uscire dagli schemi convenzionali fino a ritrovarsi immersi nella disperazione più pura.. Ed ecco che, attraversando vari specchi, appare selvaggia la rivoluzione del pensiero, capace di tramutare il dolore della morte nella gioia della rinascita, scoprendo il mondo per la prima volta.



Simbolicamente l’album vuole rappresentare un abbraccio all'universo attraverso l’unione degli opposti: segue la sottile ragnatela che lega il tutto, il buio alla luce, il dolore al piacere, ogni cosa ad ogni cosa.



Il disco è stato prodotto da The Unsense. Registrato e mixato al MC studio da Marco Conti (ha lavorato con gente come John Scofield, Marc Johnson, Miroslav Vitous e Gary Willis) e Andrea Dainotti (tra l’altro chitarrista di Tonino Carotone). Masterizzato al Creative Masterng Studio da Stefano Cappelli.



La copertina è stata realizzata da Corrado Roi (illustratore delle tavole di Dylan Dog).



Introduzione a The Unsense

Il gruppo nacque nel gennaio del 2004.

Pur conservando quella nota di psichedelia che li ha sempre contraddistinti, col tempo hanno affinato i gusti respirando Rock, Blues e New Wave.

Senza aver la pretesa di proporre musica orientale, in pezzi rock di spiccata influenza occidentale sono subentrati atmosfere e suoni orientali, particolare evidente soprattutto nella voce del gruppo, che spesso utilizza la scala indiana.

E proprio questa unione fra Oriente e Occidente, che ripercorre la strada verso le nostre origini primordiali, è diventata la caratteristica principale del gruppo.

The Unsense è un progetto che mira ad andare oltre la sfera musicale. La musica è un mezzo con cui creare l’atmosfera, è il processo artistico che più si avvicina all’idea del ‘’ragionato sregolamento di tutti i sensi”, e come in un antico rituale il suo scopo è quello di trasportare il musicista e l’ascoltatore in un comune viaggio.



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mercoledì 17 novembre 2010

Ecco il nuovo album dei The Ministro: “Tempi Moderni”


The Ministro


Tempi moderni

Etichetta; Enzone

Distribuzione; audioglobe

Data di uscita; 26 novembre





L'album sembra viaggiare pari passo con i nostri “Tempi moderni”, nei quali tutto accade sempre per caso.

Satira ed ironia sono i principali ingredienti del disco, conditi da un alternarsi di Ska, Reggae, Folk, Swing e Rock; Nessuna forzatura e nessun accanimento, questo rende il disco di facile ascolto sia per il 60% degli Italiani che non!

Questo disco sembra un corso “custom” su come fare, quasi sempre, buon viso a cattivo gioco …!

Abbandona il percorso soltanto l'omaggio sincero alla melodia siciliana, la cover di “Si maritau Rosa” arrangiata in chiave Jazz-Reggae, vuole ribadire con intelligenza l'origine siciliana del gruppo, un marchio DOC per un disco che proviene da una terra dove tutto è un po' più difficile, ma forse per questo la musica che ne vien fuori è pregna di una ispirazione pura.



Biografia

La formazione nasce nel 2005 (con il nome Blue Mode), nonostante l'amicizia che li lega sia iniziata da molto prima. Il Blues solidifica il loro affiatamento musicale, facendo nascere una forte intesa che li spinge ad iniziare la creazione di brani inediti. Gli studi individuali ed i gusti personali rendono impossibile la "staticità", così si passa dal blues allo swing, dal country al rock 'n roll, dal reggae allo ska, dal jazz alla musica folk. Da qui matura una nuova fase creativa, nascono nuovi brani inediti ed il nome cambia in The Ministro, definendosi così un progetto che va avanti tutt'oggi.

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Love In Elevator in tour dal 19 novembre: ecco le date!


Sono nati come una band quasi tutta al femminile (3 su 4)


Con uno sguardo al rumore sonico degli anni 90

Ora, con la fine degli anni 00

Love In Elevator diventa qualcos’altro

Non più solo testi in inglese ma anche in italiano

Un trio composto da Anna (fondatrice storica della band), Christian Biscaro e Roberto Olivotto

E un suono, quello de “IL GIORNO DELL’ASSENZA”, curato in fase di produzione da Marco Fasolo di Jennifer Gentle

Il risultato? Spiazzante… diversissimo dai dischi precedenti… Brillante… DA NON PERDERE!!





LOVE IN ELEVATOR

IL GIORNO DELL’ASSENZA



DA VENERDI’ 19 NOVEMBRE IN TOUR



www.myspace.com/amoreinascensore

19/11/10

SHAKE, LA SPEZIA



20/11/10

COX 18, MILANO



26/11/10

TETRIS, TRIESTE



27/11/10

LATTE +, Brescia

in apertura ai Tre Allegri Ragazzi Morti



03/12/10

CONTROSENSO, PRATO



04/12/10

MAMAMU, NAPOLI



10/12/10

LAND OF LIVE W/ ITDO, SEREGNO, MILANO

in apertura al Teatro Degli Orrori



11/12/10

BRONSON W/ ITDO, MADONNA DELL'ALBERO, RAVENNA

In apertura al Teatro degli Orrori



16/12/10

FLOG W/ ITDO, FIRENZE

in apertura al teatro degli orrori



17/12/10

LUC PEPPINO IMPASTATO, MANFREDONIA, FG



24/02/11

CAFETERIA 38, TREVIOLO, BG

mercoledì 10 novembre 2010

Ascolta il nuovo singolo e guarda il video di Diego Leanza



Vanta collaborazioni con artisti e musicisti del calibro di Cindy Blackman,


batterista, fra gli altri, di Lenny Kravitz e Carlos Santan

guarda dritto in faccia a NYC e Londra senza dimenticare i vicoli e le strade di Napoli

pensa testi intrisi di vita vera, vissuta sulla pelle… la sua, la tua, la nostra

tra i guest, in veste di autore di un testo, il famoso fumettista Igort



DIEGO LEANZA

"Diego Leanza I"

Etichetta; autoproduzione

Distribuzione; Wondermark

Data di uscita; 19 novembre



Ascolta qui i brani del disco

www.myspace.com/diegoleanza

guarda il video del singolo

www.youtube.com/watch?v=siItmtIexSc



INTRO AL DISCO

"Diego Leanza I" va inteso come dimensione piuttosto che come prodotto musicale. E' soprattutto un'esigenza maturata dall'artista in tanti anni spesi sul palco e in studio. Il suono marcatamente rock vintage sa di strade di Napoli e di Londra, ma non disdegna quello delle avenue di New York. Suono "marcio" come lo stesso proveniente dalle strade attraversate di notte da Robert De Niro in "Taxi Driver". L'ispirazione parte da lontano e giunge direttamente dal sound anni Sessanta di oltre Manica e si staglia fra la east e west coast americane. I testi si sposano in maniera omogenea e creano l'immagine voluta di un uomo che a un certo punto della sua esistenza cerca di scrollarsi di dosso l'universo di distrazioni che gli è toccato, puntando al sodo e all'essenzialità della vita. Amore, sesso, crudezza, delusioni, piccole vittorie e grandi sconfitte, altro non diventano che un parapetto fatto di esperienze dove poter gettare le braccia e fermarsi a guardare il nuovo orizzonte. In questo senso, la scelta degli autori dei testi per la stesura ultima delle canzoni, è stata dettata dal senso della casualità e soprattutto dell'amicizia. Tutti i brani sono nati lontani dalla sala di incisione, sono piuttosto figli di lunghe chiacchierate occhi negli occhi, pensieri e discussioni fatalmente finiti sul nastro. Come recita un passo del testo di "Marta e la polvere" dello scrittore fumettista Igort, "…oggi è arrivato troppo presto". Il disco nella sua essenza tenta disperatamente di assaporare l'oggi in senso stretto, inteso come pausa e ripartenza e cerca di farlo con soave e impagabile lentezza.

Gli AEDI presentano il loro nuovo disco: “Aedi Met Heidi”


AEDI


Presenta

AEDI MET HEIDI

Etichetta; Seahorse Recordings

Distribuzione; Audioglobe

Data di uscita; 21 NOVEMBRE



Link per l’ ascolto in streaming: http://fairtilizer.com/playlists/34283



AEDI MET HEIDI .. quando l’ accademico narratore incontra la fantasia, così rigoroso e imitativo si perde nell’ incantevole magia di un personaggio spontaneo, divertente e giocoso.. abbandona gli schemi per poi riprenderli nei momenti avvolgenti, diventa serio, riflessivo, ma ama deridersi!

Questa è l’introduzione a Aedi che la band stessa ha pensato. Un’introduzione lucida, che rispecchia pienamente i contenuti di questo nuovo disco.

Album solare (per le melodie, mai scontate, per i ritmi, quasi sempre uptempo).

Album sognante e ludico, soprattutto per l’uso della voce femminile; un crogiuolo riuscito di reminiscenze che riportano, senza essere derivative, alla nuova musica scandinava pop/sperimentale.

Album che, vuoi per l’uso della lingua inglese, vuoi per le sonorità, dimostra quanto essere a Macerata o Brooklyn NYC (altro riferimento geografico che viene in mente ascoltando Aedi, soprattutto per quell’attitudine a mischiare continuamente le carte in tavola, tipico della scena brooklyniana) o Reykjavík non ha più molta importanza se si ha talento…

martedì 9 novembre 2010

Piccola Banda Brigante esordisce con il disco “Certi Ricordi”


Guarda in faccia alla tradizione cantautorale, al folk europeo e alla musica


popolare italiana e non solo il disco d’esordio di Piccola banda brigante

un disco in cui le coordinate musicali di riferimento

si mescolano in un incendiario esempio di modernità e divertimento sonoro,

che ha in sé molto dell’arte e poco dell’improvvisazione e si traduce in un approccio

da buskers, da animali da palco, da suonatori da strada incontenibili



P i c c o l a b a n d a B r i g a n t e

“Certi Ricordi”

loser's company records

www.myspace.com/antoniobrigante

data di uscita; 19 novembre

distribuzione; CD Baby



Debutto della folk band romagnola trascinata dall’istrionico Antonio Brigante, “Certi Ricordi” è il manifesto

sonoro del progetto Piccola banda Brigante in cui richiami alla tradizione cantautorale, al folk europeo e alla musica

popolare italiana e non solo, si mescolano in un incendiario esempio di modernità e divertimento sonoro, che ha in sé

molto dell’arte e poco dell’improvvisazione.

“Certi Ricordi” raccoglie nove fotografie, nove momenti di vita collettiva o personale che si mescolano con spunti di riflessione ed ironia... Brigante affascina con la sua voce beffarda ed avvolgente, nel racconto sonoro di ciò che

accade nel nostro paese. Tra temi scottanti e sarcasmo, la Piccola banda Brigante, con le proprie canzoni di vita reale della periferia e della provincia profonda, storie proletarie che in un certo senso danno il polso della nostra società, o almeno di quello strato di cui si parla poco alla televisione, rimanda ad una continuità con la tradizione italiana che passa da De Andrè e arriva a Capossela.

L'album “Certi Ricordi” viene pubblicato nell'esclusiva versione fisica limitata contenente il libretto con testi e crediti oltre alla traccia video del singolo "7:43" curato dal regista Daniele Quadrelli

L’Album dei Nashville Trio: correzioni e rivisitazioni di tutti i classici dei Police


Un trio che cerca di pagare tributo a un altro trio


Loro sono di Rimini… il trio a cui pagano tributo sono i POLICE

Tutti i classici dei POLICE riveduti e corretti da

NASHVILLE TRIO

L’ album

VOICES INSIDE MY HEAD

etichetta: CPSR PRODUZIONI

Distribuzione: VENUS

in uscita il 20 NOVEMBRE

Genere: West Cost Folk

Pensate a tre appassionati e navigati musicisti italiani con il “pallino” per una delle band che ha fatto la storia della musica rock negli 80; i Police. Pensate ai classici di Sting & C. riveduti e corretti con uno spirito che vaga tra il jazz, il blues e un’attitudine solare, che fa pensare alla west coast. Pensate a “Wrapped around your finger” con un sound jazzy, a “De do do…” con un’armonica country folk incastonata in una cornice sonora ariosa, chef a pensare all’Africa. Pensate a “So Lonely” in versione country folk. Immaginate i brani con un’attitudine che tende a prosciugare, a rendere minimalista l’impianto sonoro. Pensate a queste versioni del classici dei Police senza il supporto ritmico (la batteria non fa parte della line up del gruppo), con una propensione a far suonare il tutto come se fossero dei brani “a cappella” ma con chitarre e tastiere a fare da supporto alle melodie vocali. Tutto questo e altro ancora nel disco di Nashville Trio, ovvero Marcello Dolci (voci, chitarra, armonica), Michele Tani (voci, piano, basso) e Matteo De Angeli (voce, chitarre, slide, banjo).





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venerdì 5 novembre 2010

“La Mia Prima Guerra Fredda Ep” nuovo disco dei MiSaCheNevica


MiSaCheNevica


"La Mia Prima Guerra Fredda Ep"

ETICHETTA; Dischi Soviet Studio

DISTRIBUZIONE; iMusician

DATA DI USCITA; 26 novembre



Il primo Ep dei MiSaCheNevica, in uscita per la Dischi Soviet Studio, chiarisce fin da subito gli intenti della band.

Si percepisce la voglia di staccarsi dal modello "British cantato in Italiano". Le sonorità sono più aspre e taglienti rispetto alla band madre, quei Disfunzione (sciolti nel gennaio 2009) dai quali provengono Walter (voce, chitarra e compositore dei MSCN) e Antonio (batteria, percussioni, cori) e i brani invece di ricordare i Radiohead degli inizi, o i Coldplay piuttosto che gli Suede, assomigliano di più a dei Libertines che cercano di eseguire pezzi alla Belle and Sebastian.

A volte, forse per qualche cadenza ritmica e lo storytelling dei brani si respira aria di folk, un folk impregnato di eighties però...gli ottanta di quelli che continuavano ad usare le chitarre.

Tutti questi riferimenti, anche distanti tra loro, si fondono con naturalezza nei MiSaCheNevica, creando delle canzoni dalle architetture semplici ma solide, dove una voce spesso ricca di pathos racconta neanche tanto implicitamente cosa significhi per dei ragazzi veneti amare la musica del diavolo e di conseguenza venire considerati "inutili" e non al passo con la mentalità produttiva del nord-est Italia.

Spesso i personaggi che popolano le canzoni dei MiSaCheNevica non si trovano a proprio agio nell'ambiente che li circonda, e faticano a capire le ragioni di certe paure, di certi "trattamenti speciali" ricevuti dagli esseri più deboli, che a loro volta vengono inglobati dal cinismo e dall'ipocrisia generale.

Che sia un vampiro, un tossico maltrattato in carcere, una vittima del sistema il/la protagonista dei brani si pone domande, ha la forza di riconoscere la situazione, ma non ha ancora soluzioni o risposte.





Biografia

I MiSaCheNevica sono Walter Zanon, Antonio Marco Miotti e Marco Amore. I primi due provengono dai disciolti Disfunzione; il terzo milita negli Zoo. Ai MiSaCheNevica piacerebbe scrivere dei pezzi memorabili come quelli dei Beatles, ma purtroppo non ne sono capaci; si accontentano quindi di proporre una sfavillante brodetta pop e contropop con testi in italiano. “ Cosa fanno un medico, un allevatore e un magazziniere stipati in una stanza a pochi centimetri di distanza uno dall’altro? …le prove dei MiSaCheNevica.” “Ci sono un portoghese, un venezuelano, e un terrone che fumano copiosamente fuori da un bar…dove siamo? Ad un pre/post concerto dei MiSaCheNevica.



Influenze

The Replacements, Jay Reatard, Dischi Soviet Studio, la new wave, Layne Stanley, il folk e le bretelle, John Lennon, il twee pop, le riot Grrrl, Valentina Dorme, gli ormoni, il garage rock, il tempo e le stagioni, i Disfunzione e gli Zoo, la Slumberland Records, l’amore, Andrea Cecchin, il fumo, il surf senza acqua e senza tavola, Robert Smith che gioca nudo a tennis…da solo, l’odio per il razzismo, quelli che suonavano con le chitarre negli anni 80, Pepe-Gigi-Ernie-Pablito (otto per gli amici), Kurt Cobain, Pet Sounds, la storia dei Minuteman, la Pearl, i capelli dei Ramones, i Ramones…e la speranza che almeno una volta all’anno nevichi nel nostro grigio angolino di veneto, così che al risveglio, almeno per 5 secondi il posto dove vivi possa sembrarti una stupenda distesa bianca.



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mercoledì 3 novembre 2010

“Il Giorno dell’assenza”: il nuovo disco dei Love In Elevator


Sono nati come una band quasi tutta al femminile (3 su 4)


Con uno sguardo al rumore sonico degli anni 90

Ora, con la fine degli anni 00

Love In Elevator diventa qualcos’altro

Non più solo testi in inglese ma anche in italiano

Un trio composto da Anna (fondatrice storica della band), Christian Biscaro e Roberto Olivotto

E un suono, quello de “IL GIORNO DELL’ASSENZA”, curato in fase di produzione da Marco Fasolo di Jennifer Gentle

Il risultato? Spiazzante… diversissimo dai dischi precedenti… Brillante… DA NON PERDERE!!





LOVE IN ELEVATOR

IL GIORNO DELL’ASSENZA



Etichetta; Epic & Fantasy

Distribuzione: Go Down/Audioglobe

Uscita venerdì 12 novembre



www.myspace.com/amoreinascensore



Si apre un nuovo corso per la band veneta. Già con Re-pulsion del 2008 si era visto un cambio di marcia. Vuoi perché da quartetto erano diventati un power trio. Vuoi perché non era più un gruppo di donne (con un solo elemento maschile). Ora assistiamo a un ulteriore smarcamento.

Il risultato è brillante, estatico. A tratti una sorta di shoegazer sound incattivito da riff e cambi di umore e di marcia che fanno di questo album una continua sorpresa.



note sul disco

Prodotto da Marco Fasolo e Love in Elevator.

Registrato e mixato interamente in analogico da Marco Fasolo durante l'estate 2010 presso l'Ectoplasmic Studio di Polesella (RO)

Musiche: Love in Elevator. Testi: Anna Carazzai, eccetto "Mancubus", di Christian Biscaro, e "Bulletto" di Anna Carazzai e Anna Giulia Volpato

Ospiti in studio: Nicola Manzan violino in "Dune" e freak solo di violino in "Consigli d'un Bruco"; Tommaso Sogne violino in "Dune"; Luca Ferrari percussioni in "Dune";

Anna Giulia Volpato voce in "Bulletto"; Marco Fasolo freak solo di chitarra in "Consigli d'un Bruco".

biografia

Nati a Venezia nel 2001, i Love In Elevator esordiscono nel 2004 con l’ep “Venoma”, pubblicato dall’etichetta indipendente Jestrai. Segue un lungo tour che dai piccoli club li porta ad essere invitati in festival prestigiosi, come il Rock In Idro del 2005 (che vede come headliner The Hives, Juliette Lewis e Turbonegro). A inizio 2005 la band torna in studio per realizzare il primo full-length “Sue Me”, che viene accolto molto positivamente dalla stampa specializzata.



Dopo un periodo burrascoso che li porta a cambiare formazione, i Love in Elevator tornano nel 2009 con un nuovo disco, intitolato “Re Pulsion”. Registrato tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008, con la collaborazione di Franz Valente (Teatro degli Orrori e One Dimensional Man) alla batteria, si snoda attraverso 8 brani in inglese, realizzati con un’attitudine debitrice della scena indie americana degli anni ’90. Un sound che pulsa di amore e odio, obliquo ma deciso, tra noise rock e alternative.

Ad arricchire il progetto le collaborazioni con due dei migliori musicisti della scena rock italiana: Luca Ferrari (Verdena) e Andrea Garbo (Jennifer Gentle).



Nell’ottobre 2009 i Love in Elevator sono scelti per aprire le tre date italiani dei Mudhoney, storica band del grunge americano. Nel novembre dello stesso anno presentano inoltre il bellissimo video della canzone “2:20”, uno dei brani migliori dell’album “Re Pulsion”.

Leggi qui la biografia completa

http://www.lunatik-ftp.it/dati/LOVE_IN_ELEVATOR/bio_love_in_elevator.pdf





Epic&Fantasy è una nuova etichetta discografica e il disco dei LOVE IN ELEVATOR è la prima produzione discografica con distribuzione in Italia Go Down/Audioglobe e il disco sarà distribuito anche su I-TUNES.

Promuoveremo la band anche all'estero, specialmente dove risiedono le sedi Epic&Fantasy (Austria, Germania, Spagna, Francia e in Canada), contando dunque su un supporto logistico e promozionale già attivo nei Paesi elencati.



ufficio stampa Lunatik – 035 4421177

Ecco il nuovo disco degli Alcool Etilico


ALCOOL ETILICO
Alcool etilico
etichetta; EnZone
distribuzione; Audioglobe
data di uscita 12 novembre
Sono in sei. Hanno una passione smodata per la musica…. E la suonano da parecchio tempo…Lontani da tutto, nell'isola di Lipari. Nel corso degli anni (la band si è formata nel 1996) hanno cambiato diverse line up. Qualcuno se n’è andato sul continente.. Qualcuno ha perso per strada quel “fuoco” creativo che ha invece permesso ai sei attuali componenti di A.E. di andare avanti e arrivare alla pubblicazione di questo disco. Un album, come lo definiscono loro stessi, di rock alternativo con sprazzi melodici. I giochi chitarristici, come nella migliore tradizione rock, sono al centro dell'attenzione e la catalizzano, ma senza mai esserne parte protagonista in assoluto. Magistralmente supportati dal sostegno inscindibile di batteria, basso e tastiere gli Alcool Etilico sanno sfruttare al massimo la loro intelligenza musicale mettendola al servizio dell'ispirazione del frontman.
Nel disco c’è una bellezza ipnotica di fondo dettata dalla perfetta miscela tra dolcezza e asprezza. Ci si sofferma sulla freschezza di "ANNI '70" dove la nostalgia dei tempi che furono i più rappresentativi per la musica rock si fa impagabile. Poi ci si lascia avvolgere dal calore di "SCENDE IL SERENO" o alle psichedeliche armonie di "DENTRO CASA" che un pò ricorda lo stile DOORS. La cupa profondità di "DISTRATTO TRA LA VEGLIA E LA RAGIONE" s'immerge dentro al sogno visionario sfiorando la realtà, arrivando così alla sobria aggressività di "IN VINO VERITAS". Infine per non farsi mancare nulla ed uscire un pò dagli schemi gli Alcool Etilico pensano anche a "NALA" un tango-rock melodico ed espressivo.
Tutte le tracce strumentali e di voce sono state registrate nella sala prove della band (divenuta definitivamente dimora stabile), mentre la batteria e i missaggi finali si completarono nello studio "Eye&Eaer", di Giuseppe Barbera(Fiumedinisi). La post-produzione è stata realizzata presso lo studio "Massive Arts" di Milano. EnZone records è l’etichetta guidata da Giuseppe Barbera che ha fatto chiudere il cerchio e ha reso possibile l'uscita del disco.
Ufficio promozione LUNATIK – 035 4421177

venerdì 29 ottobre 2010

Le braghe corte presentano HEY HEY HEY, in uscita il 9 novembre per manialto! records

LE BRAGHE CORTE

HEY HEY HEY

Etichetta: Maninalto! Records
Distribuzione: Venus Dischi
Data di uscita: 09 Novembre 2010



 


Qualcuno se li ricorderà agli esordi, con la loro formula di power ska che piaceva a molti, soprattutto nei loro live set.

Qualcun altro avrà apprezzato la cover di un classico del pop americano (“These Boots Are Made For Walking” di Nancy Sinatra). Chi non se lo ricorda vada a vedersi il video; http://www.youtube.com/watch?v=kjtx8pwIX78.

Sarà per il “tiro” micidiale del brano, o per la bizzarra frequentazione con Rocco Siffredi (la porno star internazionale che fa da protagonista nel video), fatto sta che da allora c’è un bel po’ di gente che, tra passaggi su radio e tv nazionali, ha scoperto l’esistenza di questa big band rock con un debole per il swing e lo ska.

A distanza di tre anni la band ritorna con un nuovo album, dal titolo HEY HEY HEY.

E la prima cosa che si percepisce è quanto la band si sia evoluta dagli esordi (1997).

Già, perché Le Braghe Corte (per gli intimi LBC) con questo disco dimostrano di voler muoversi senza preclusioni di sorta.

C’è di tutto infatti in questo album; uno swing strumentale, una voce lirica, un brano che è una suite di tre canzoni diverse (come si usava fare negli anni 70).

C’è Piotta che “rappa” nel singolo (“Bullshit”).

Una cosa però è uguale al disco precedente… E non poteva essere altrimenti. Un guest come Rocco Siffredi non si poteva dimenticare.

La porno star ha dato il suo apporto anche questa volta, con ben due camei, a inizio e a fine disco.

I Trivision presentano "muoversi nel liquido": ascoltane un'anteprima

TRIVISION

MUOVERSI NEL LIQUIDO


 
Etichetta; Indeed! Records
Distribuizione; Halidon/Indiebox
Data di uscita; 2 novembre

Ascolta da qui un'anteprima del disco:
www.myspace.com/trivisionitaly



Trivision nasce con un’idea precisa; sviluppare musica inedita, una sorta di rock ipnotico/melodico da portare nelle esecuzioni live, dove la band, con il suo impatto sonoro, riesce a tradurre al meglio le sue finalità. Muoversi nel liquido, primo disco della band, riesce bene nell’intento di catturare l’energia del gruppo. Non avrebbe potuto essere altrimenti. I riff sono quasi sempre accattivanti e “bucano” lo spettro sonoro dell’ascoltatore. La musica fluttua con grande sapienza tra rock classico, metal, nu metal alla Deftones.

Riferimento non casuale, che porta chiaramente la band a una concezione di rock duro ma allo stesso tempo a melodie vocali da shoegazer inglesi. Una riuscitissima collisione di rumore e melodia. Da tenere d’occhio!

il 3 novembre esce Nacht di Rodolfo Montuoro: una vera e propria enciclopedia poetica in forma di rock dedicata alle mitologie ed alle declinazioni della notte

RODOLFO MONTUORO

Nacht

Distribuzione: Egea

Distribuzione digitale; Believe France

Data di uscita: 3 novembre 2010



ascolta un'anteprima del disco da qui:








Dopo la pubblicazione solo in digitale dei due bellissimi mini-album (Orfeo e Lola), Rodolfo Montuoro chiude il cerchio e arriva alla pubblicazione del full-length Nacht, in cui confluiscono le track rivisitate dei due mini-album precedenti e cinque nuovi brani (tre inediti e due remix).

Il tutto per comporre gli ultimi tasselli di un magnifico mosaico, una vera e propria enciclopedia poetica in forma di rock dedicata alle mitologie e alle declinazioni della notte.

Già, perché Nacht, come annuncia il titolo, è un album sicuramente notturno non solo nei temi ma anche nei paesaggi sonori. L’artista va oltre le atmosfere tipiche del dark: sparge nella notte colori accesi che truccano, amplificano e infrangono il buio. E ha la capacità di farci assaporare profumi intensi che vengono da terre lontane.

Ma, soprattutto, nelle tracce di Nacht non siamo mai soli… Perché Rodolfo è un abile tessitore di storie cangianti e profonde come l’impianto sonoro di tutto il disco.

I testi sono folgorati da visioni, dialoghi, profezie, invocazioni. A volte, si avvolgono intorno a citazioni letterarie (come ad esempio “Per incantamento”, che riprende fedelmente un celeberrimo sonetto di Dante) o cinematografiche (come diceva lo stesso Rodolfo alla presentazione di Lola: “Lola ci intromette nelle illusioni magnifiche della notte, il luogo dove tutto è possibile: dove i desideri e le coincidenze possono segnare profondamente e per sempre le esistenze e i destini, nel bene o nel male, come nei film di Scorsese, di Landis o di Kubrick”).

Le musiche, mai scontate, a creare un rock teso, inquieto ed elegante, decisamente internazionale, sono intinte di sfumature sempre mutevoli grazie alle insolite coloriture di una voce intensa e fuori dal comune, ma anche grazie ai musicisti che l’artista ha fortemente voluto accanto a sé, sia nei precedenti mini-album che in questa tranche finale.

Il cast è di grande livello: oltre a Giuseppe Scarpato (chitarre e programming) e a Gennaro Scarpato (batteria, percussioni, didjgeridoo) alla direzione artistica, ci sono Francesco Fry Moneti dei Modena City Ramblers con il suo violino sulfureo, Vincenzo Vasi al theremin, Alessandro Gandola al sax (in “La Svolta”), Massimo Giuntini dei Whisky Trail alla cornamusa e ai whistles (in “Blind Runner”), Naomi Berrill e Ilaria Lanzoni agli archi, Silvia Fontani al doudouk; poliedrica la schiera dei bassisti: Enzo Salfa (in “Undici”), Francesco Gabbanini, Carlo Romagnoli, ognuno a marcare con il proprio esclusivo timbro i differenti impianti ritmici. Trame fitte e labirintiche, legate da un lavoro certosino sulle rese tecniche del suono e del missaggio, garantite da Emiliano Garofoli. L’artwork della copertina, curatissima e visionaria come sempre, è di Francesco Marangon.

Con Nacht e i suoi sontuosi ingredienti, Rodolfo Montuoro imprime un inconfondibile segno nel panorama indie e traccia le rotte future del rock italiano.



venerdì 22 ottobre 2010

D’amore, Soldi e Vendetta: il disco d’esordio dei Madame Lingerie


MADAME LINGERIE


D’amore, soldi e vendetta

Autoproduzione

Distribuzione; Wondermark

Data di uscita; 29 ottobre 2010

www.myspace.com/madamelingerie



C’è la new wave inglese anni 80, con le aperture melodiche in odore di showgaze. Ci sono le nervose accelerazioni del punk funk. Una chiara propensione a suonare dark, come una sorta di riuscita versione italiana degli Interpol.

C’è questo e molto altro ancora nel disco d’esordio di Madame Lingerie, quartetto rock romano che fotografa se stesso come una band che si muove in ambito rock/ wave/ stoner/ alternative/ post rock.

C’è molto perché la band ha la capacità di sintetizzare i suoni (soprattutto dark) del rock dei giorni nostri, andando a ritroso fino agli anni 80, con grande personalità.

Una personalità che arriva da anni di concerti e che sfocia da una parte in una chiara padronanza degli strumenti (e quindi arrangiamenti) e dall’altra in una indubbia capacità di costruire la struttura canzone, che con Madame Lingerie diventa un sinuoso e vellutato manto dalle forme sensuali, dai colori (oscuri) sempre cangianti.

Un manto che si avvolge attorno a testi mai scontati, tormentati e introspettivi come la musica di Madame Lingerie.



INTRODUZIONE ALLA BAND

“Madame Lingerie è una signora avanti con l’età che aiuta i giovani a divenire un po’ meno giovani.”

E’ il personalissimo soprannome assegnato ad una perenne sbronza 70enne tuttora in vita a briglie sciolte nel nostro quartiere. Non vive sopra le righe, la sua vita è stata ed è una pagina bianca.

Abbigliamento post punk, calze a rete ed una fitta collezione di tatuaggi provenienti da tempi non sospetti o soggetti a mode, dove di quel che era un disegno artistico rappresentativo di un’esperienza, ora non v’è che una macchia di colore dai toni difficili da decifrare.

Musica non quantizzata:

I “dogmi” che abbiamo scelto per questo disco prevedono una registrazione sotto stress, al limite della sopportazione mentale e fisica intenta a catturare l’essenza ed il senso della musica della band. Non avendo abbastanza fondi per una registrazione live ed analogica, abbiamo deciso di lasciare il suonato più reale possibile, senza intervenire in editing spersonalizzanti ed in un sound plastificato, concedendoci il lusso di non essere perfetti, cosa che accade spesso (se non sempre) nella discografia moderna, lasciando poi tutti un po’ delusi e confusi dopo un esibizione live.

La caratteristica del disco è la totale assenza di continuità nella scelta dei brani, non per mancanza di materiale, ma per una voluta libertà artistica e per spezzare la tensione quando i toni si fanno pesanti.

Si passa con “violenza acustica” dal noise wave sincopato ad un indie pop senza pretese e a volte da classifica, il tutto sotto un unico denominatore: ELEGANZA.

Si parla di vita vissuta e non di insensate visioni che permettano l’inserimento di aggettivi presi da dizionari di sinonimi e contrari. C’è tanta morte e sofferenza a celebrare una vita ormai sovrastrutturata intenta a complicare un’esistenza che altrimenti sarebbe piacevole.

Sia ben chiaro che non ci si piange addosso, anzi si cerca di esorcizzare il male e le delusioni per affrontare il resto con positività e coraggio, questo comporta però l’ormai obsoleto utilizzo della riflessione.

Composizione

Quando si tira in ballo la parola composizione, da queste parti, un brivido sale.

E’ difficile dare un senso pratico ad una cosa astratta come la musica e a noi piace parlare di DECOMPOSIZIONE vuoi per l’attitudine cimiteriale pre-emo, vuoi per l’insano modo che abbiamo di scrivere i brani.

Spesso accade che si parta da giri stil “canzone del sole”, che poi vengono sconvolti dai giri di basso di Luciana ed è da quel momento che accade la magia.

Le intuizioni della nostra lady vengono colte al volo ed Ale passa alla batteria, cercando di 4/4zzare

l’operato con loops inconsueti per un batterista scolastico.

Solo successivamente le chitarre vengono private della parola “accordo” e si passa a riffs contrastanti con il resto del groove a formare un’ unica “Bolla” sonora con risulati a volte sconvolgenti sin da subito, altre volte bisognosi di tanto lavoro per rendere la bizzarra proposta, non dico intellegibile, ma emotivamente coinvolgente.

Solo dopo arriva il canto, e la necessaria riorganizzazione delle idee di testo che nel corso del tempo si sono sparse su fogli che, senza meta, girano tra casa, studio, portafogli, tasche …

Un disordine che lascia decidere al caso se dire o no delle cose, a seconda di quali testi vengono reperiti al momento della scrittura melodica.

Ospiti

Roberto “Lobbe” Procaccini (produttore di The Niro) al Wurlitzer/tastiere in Disco Inverno (track 10)

Leonardo Li Vecchi (maestro di violino). Viola/Violino in Prima o Poi (track 11). Vanta collaborazioni con nomi della grandezza di Ennio Morricone e Roger Waters Carmen Consoli ed è collaboratore al Teatro dell’opera, Accademia di Santa Cecilia, Roma Sinfonietta.

Mattia Candeloro al Piano, Glockenspiel, Diamonica, Organi, Synth in E/R/R/E (track 9), Non Avrò Paura (track 8), Il Centro Commerciale di Notte (track 6), Hollywood (track 2)

Line up

Alessandro Di Luca – Voce / Chitarra

Luciana Luccini - Basso / Cori

Luca Cartolano – Chitarra / Cori

Fabrizio Baioni - Batteria



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Soffia: il nuovo singolo dall’album “L’Illusione del volo”, il nudo nella sua forma più innocente e naturale.

IL NUOVO VIDEO DI FRIGIDAIRE TANGO


UN CRESCENDO DI NUDI SVELATI

DI LIBERAZIONE ED ELEVAZIONE

“SOFFIA”

IL NUOVO SINGOLO

DALL’ALBUM “L’ILLUSIONE DEL VOLO”



GUARDA LE FOTO EROTICHE SCATTATE DURANTE IL MAKING OF DEL VIDEO QUI

http://www.lunatik-ftp.it/dati/FRIGIDAIRE_TANGO/FOTO_SOFFIA.pdf





"Soffia" parla in maniera molto semplice di liberazione ed elevazione, un tentativo di riappropriarsi del nostro istinto naturale, ed è in parte un tributo a chi da sempre si è battuto per questo, migliorando ed emancipando la nostra vita che rimane pur sempre legata a ipocrisie e tabù.....E chissà quando ce ne libereremo definitivamente.

“Con il regista che ha girato il video”, racconta Carlo Casale, cantante dello storico gruppo veneto, “abbiamo pensato che il nudo potesse rappresentarne idealmente il soggetto e abbiamo cercato di mostrarlo nella sua forma più innocente e naturale. Nel video c'è un crescendo di felicità man mano che i nudi si rivelano in maniera evidente. Il ritornello in sottofondo ricorda che, specialmente nudi, siamo tutti parte della stessa coscienza globale ("se ti accorgi che sei una parte") la cui purezza è la stessa che fa dell'arte un vero e proprio sentimento ("Questo tutto diventa un'arte").

Curiosamente abbiamo avuto più difficoltà a reclutare maschi che femmine, e questo la dice lunga su quanto il maschio sia più refrattario e moralmente colpito.

Il video è stato realizzato durante un "liberation party" di naturalisti.

Un video in cui il nudo diventa arte, intimismo, dolcezza, non volgarità, business e triste commercio di “carne” come succede nel vampirismo ridondante della nostra cultura moderna.



FRIGIDAIRE TANGO BIO

http://www.lunatik-ftp.it/dati/FRIGIDAIRE_TANGO/FRIGIDAIRE_BIO.pdf



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Alex Cambise presenta il suo primo disco a proprio nome: Tre Vie Per Un Respiro


Vent’anni di musica alle spalle, a suonare prima il blues, poi il rock più appassionato.. quello, per intenderci, di un personaggio come Massimo Priviero, di cui Alex è chitarrista e amico


ora Alex ci prova da solo… o meglio, con le sue canzoni, e a fianco una folta schiera di amici di grande spessore artistico come Massimo Priviero, Michele Gazich, Riccardo Maffoni e altri



ALEX CAMBISE

TRE VIE PER UN RESPIRO

Etichetta; AIPM

Distribuzione; Self

Data di uscita; 23 ottobre

www.alexcambise.com

www.myspace.com/alexcambise





Se esiste un ponte tra canzone d’autore e Rock, esso è una sorta di “passaggio a Nord-Ovest”, cercato (e raramente trovato) da generazioni di musicisti.

Dopo vent’anni spesi al servizio della musica e quindici al “soldo” di vari artisti, Alex Cambise torna “in proprio” per il progetto “Cambise”, primo disco a proprio nome.

Negli ultimi due anni, a causa di vicissitudini personali, Cambise comincia a focalizzare il progetto di un cd che racchiuda i primi 20 anni di viaggio nella musica, recuperando brani scritti nel 1992, affiancandogli canzoni nate nel corso del decennio, ognuna segnante una tappa di crescita e consapevolezza sia artistica che umana.

Gli ultimi cinque anni hanno visto il moltiplicarsi della collaborazioni artistiche e professionali, completando il “Know-How” dell’artista, che si è sentito pronto per il definitivo passo verso la gestione in proprio della propria poetica.

Per il primo album, la sfida è stata quella di rendere omogenee canzoni scritte in un lasso di tempo molto ampio, “scarnificando” gli arrangiamenti, riducendo al minimo gli effetti, costringendo il brano ad essere indipendente e a “reggere” da solo senza interventi tecnologici.

La voce vuole cambiare registro ad ogni brano, cerca di esprimere le emozioni dei diversi personaggi contenuti nel cd (La giovane de “La ragazza di Longarone”, piuttosto che il Primo Levi di “Oltre il tempo” o l’osservatore di “Dieci Passi”).

Molto importante è segnalare la presenza di ospiti e collaboratori d’eccezione, tra i quali Massimo Priviero, Riccardo Maffoni, Massimo Maltese, Michele Gazich, che con la loro spontanea ed entusiastica partecipazione, avvallano la qualità dell’esordio da solista di Alex Cambise.

Per ultima, la stima di amici giornalisti di varie testate specialistiche, non mancherà di accompagnare il cd nei suoi primi passi verso il mondo, testimoniando così al pubblico l’avvento della nuova sfida lanciata alla canzone d’autore e al Rock, di una fusione sentita e, speriamo, gradita.



BIOGRAFIA

Nasce nel 1975 a Milano, nel 1988 inizia lo studio della chitarra da autodidatta, nel 1990 intraprende lo studio della chitarra classica con il M° Marco Taio (Alirio Diaz).

Nel 1991 fonda il gruppo Rock blues “B.K.p.D.” con i quali incide “Se non ci fanno casini in dogana…” (1997) che lo vede cantante, chitarrista, autore e arrangiatore di quasi tutti i brani.

Nel 1996 studia chitarra Jazz con il M° Giovanni Monteforte, e suona nel gruppo di musica Jazz della civica scuola di Musica di Trezzano sul Naviglio, diretta dal M° Massimo Maltese.

Dal 1996 al 2000 insegna musica al carcere minorile “C.Beccaria” di Milano, dividendo l’aspetto didattico con Walter Lupi e Antonio “Toto” Testa (W.D.X., Lele Gaudì).

Nel laboratorio dell’Istituto, vede passare e collabora in varie forme con:

Luciano Ligabue, Elio e le Storie Tese, Pino Scotto, Animali Rari e molti altri.

Nel 1999 co-produce con Walter Lupi “Il Tempo Si è Fermato”, cd di canzoni scritte e registrate con i ragazzi reclusi; durante la realizzazione dell’album collabora al missaggio con Marco Guarnerio (883, Alice, Paola Turci).

Nel 2000 fonda il progetto “Astrea” con la vocalist Jazz Lisa Petti, e con il brano “Riverberi”, di sua composizione, arriva alle finali nazionali dell’accademia della canzone di San Remo.

Nel 2002 collabora con Marcello DeToffoli (Tozzi, Masini, Pooh) arrangiando i brani, di propria composizione, “Scacco al Re” e “Resterò mia”, che saranno sigla di apertura e chiusura del programma “L’Isola di RCR” di “Rete C Radio”, scritto e condotto dagli Astrea.

Nel 2003 entra a far parte dello staff di Massimo Priviero, con il quale registra “Testimone” (2003-Edel), “Dolce Resistenza” (2006-Universal), “Rock & Poems”(2007-Universal), “The Unbroken – Ghost Ost” (Millenium-2008), “Sulla Strada” (2009-Universal), “Rolling Live” (2010-Universal) co-producendo e co-arrangiando gli ultimi cinque, oltre che suonando chitarra, basso, tastiere, percussioni, drums programming, cori e scrivendo il brano “Vincere” (contenuto in “Dolce resistenza”) e “Oh Jesus” (contenuto in “The Unbroken”).

Partecipa alle tourneè del cantautore veneto, e alla promozione dei dischi, apparendo nei video delle canzoni, in trasmissioni televisive e radiofoniche (Lifegate, popolare network, Roxy Bar, Premio Tenco) e sulla stampa del settore (Buscadero, Jam, L’isola che non c’era).

Dal vivo divide il palco con Massimo Bubola, Gang, Paolo Bonfanti, Davide Van De Sfroos, Andrea Parodi, Michele Gazich.

Collabora con Marco Ferradini per la produzione di brani destinati al Sanremo 2006.

Collabora con Eugenio Ban, producendo il suo disco d’esordio “Eugenio Ban” (Duck record-2006), arrangiando e mixando tutto il materiale, suonando chitarre, basso fretless, e arrangiando i cori.

Nel 2007 la Duck Record gli affida tutto il lavoro di restauro e remastering del catalogo di Gornj Kramer e la sua orchestra, salvando così una pagina importantissima della storia della Musica Italiana (si pensi solo ai duetti con Mario Riva al “Canzoniere” con brani quali “Domenica è sempre Domenica”).

Lavorando al disco “Puortame a cammenà” (Duck records-2008) di Maria Nazionale, collabora con Tullio De Piscopo, suonando le chitarre, mixando e arrangiando con lui il singolo “Core mio”.

Produce il q-disc d’esordio del cantautore Icio Caravita.

Produce il singolo del cantautore Dario Gay “La Grande Sete”, pubblicato nel 2008 per Anyway-Music (L’etichetta di Enrico Ruggeri), suonando le chitarre, le tastiere e arrangiando tutto il materiale, lavorando in studio con Rita Pavone, Aida Cooper, Andrea Mirò, Davide Brambilla.

Con il marchio “Tomedenmusic”, produce, insieme a Massimo Priviero, una collana di dischi Gospel e rock-classics a nome Tommy Eden, alcuni dei quali vanno in classifica nel 2005 e 2006.

Nel 2009 arrangia, produce e suona chitarra e basso in tre brani, cantati da Massimo Priviero, che finiscono in tre compilation edite dai “Dischi del Tenco”, ovvero:

“Rosa dei venti” tratto da “Bardoci”;

“Voglio un blues” tratto da “Quelle piccole cose”;

“Marina” tratto da una compilation dedicata a Vladimir Vysotskij di prossima pubblicazione.

Dal 2010 collabora con il sito www.guitarpub.it come titolare della rubrica “Chitarra?...Arrangiamoci!” e scrivendo recensioni



LEGGI QUI I TESTI

http://www.lunatik-ftp.it/dati/CAMBISE/testi_per_giornalisti.pdf

LEGGI QUI LE NOTE DELL’AUTORE… BRANO PER BRANO

http://www.lunatik-ftp.it/dati/CAMBISE/note_autore.pdf



Ufficio promozione LUNATIK – 035 4421177

giovedì 21 ottobre 2010

Ozric Tentacles: le date del tour italiano


In origine il nome della band doveva essere usato per un’ipotetica marca di cereali psichedelici da usare per qualche colazione insana in una fantasiosa comune freak inglese


Dal 1984 ad oggi invece il marchio OZRIC TENTACLES è diventato sinonimo di buona musica, un’infinita di live shows imprevedibili, di musica fortemente indipendente, autoprodotta, underground

Da sempre colonna sonora delle gesta di un personaggio fantasioso, ERP, da sempre in bella mostra nelle cover dei dischi che da vent’anni sforna questo manipolo di inguaribili fricchettoni

A Novembre in Italia per presentare il loro ultimo album; YUM YUM TREE



OZRIC TENTACLES

18/11/10 - Firenze, Italy - Viper

19/11/10 - Roma, Italy - Jailbreak

20/11/10 - Bari, Italy - H25

22/11/10 - Segrate (MI), Italy - Magnolia

23/11/10 - Trieste, Italy - Teatro Miela



PER INFO SUI CONCERTI

www.virusconcerti.it

0434-29001



BIOGRAFIA UFFICIALE DELLA BAND

La formazione storica nacque il 21 giugno 1984 allo Stonehenge Free Festival, durante il quale ne venne coniato il nome, scelto tra una rosa di fantasiosi nomi per un'ipotetica marca di cereali psichedelici per la prima colazione. Per tutti gli anni ottanta hanno effettuato un numero pressoché incalcolabile di spettacoli dal vivo, soprattutto nei festival musicali inglesi, durante i quali erano soliti vendere personalmente i loro nastri autoprodotti.

La loro prima registrazione ufficialmente distribuita da un'etichetta discografica fu Pungent Effulgent nel 1989. Fino ad allora nessuno dei loro lavori aveva ancora visto la distribuzione ufficiale. L'album successivo, Erpland vedeva la nascita di Erp, un personaggio di fantasia in seguito presente nella maggior parte delle copertine dei lavori del gruppo. Nell'album Strangeitude (1991) era incluso il brano Sploosh!, usato anche come colonna sonora per una campagna pubblicitaria della nota marca di automobili tedesche BMW. Sploosh! è tuttora l'unico singolo pubblicato dal gruppo. Alla sua uscita, l'album Jurassic Shift del 1993 entrò nella Top ten inglese.

Gli Ozric Tentacles hanno affrontato negli anni molteplici cambi di formazione, in cui l'unica costante è rappresentata da Ed Wynne (chitarra e tastiere). Il suo carismatico braccio destro e compagno storico John Egan, Champignon (flauto) lasciò la formazione nel 2005 dopo più di vent'anni di carriera assieme al pure dimissionario Christoper Lenox-Smith, Seaweed (tastiere) per fondare il progetto Dream Machine. Seaweed non era nuovo a progetti paralleli, essendo già membro stabile non solo degli Ozric Tentacles, ma anche di Eat Static e Zub Zub.



La band, pur non avendo mai raggiunto il grande pubblico, è apprezzata sia dagli appassionati di rock psichedelico che dai cultori di musica elettronica per il loro stile unico, esaltato dalle inconfondibili esibizioni dal vivo, fatte di effetti luminosi accecanti e ipnotici, psichedelia, trance vere e simulate del pubblico (e spesso anche degli esecutori).

Il gruppo negli anni non ha mai rinunciato alla sua personale troupe audiovisiva affiancata a quella classica dei tecnici del suono.

L'iconografia del gruppo è da sempre legata strettamente al movimento hippie e alle droghe psichedeliche.

Da un punto di vista commerciale, i loro prodotti sono riconoscibili per la grafica complessa ma raramente elaborata al computer. L'artwork dei loro dischi ricorda in genere l'artigianato hippie venduto alle fiere di genere, in cui gli elementi ricorrenti sono improbabili vegetali allucinogeni e la loro mascotte Erp. La maggior parte delle copertine dei loro lavori sono disegnate dagli stessi componenti del gruppo.

Nel corso degli anni gli Ozric hanno fatto tournée sia in patria che all'estero, esibendosi regolarmente in tutta Europa, Asia, Nord America e Sud America. Queste influenze da diversi continenti si sono fuse con la loro musica, e si può notare in ogni pezzo del gruppo , nelle sonorità diverse con cui essi sono costruiti. Gli Ozric continuano a creare una musica senza genere e senza confini, il loro scopo e i loro obiettivi sono l'entusiasmo ed il cercare di portare ogni brano ed ogni album ad un nuovo livello.



Dopo il 1994, insieme con l'uscita di " Arborescence", la stampa musicale ha capito che la forza degli Ozric sta semplicemente nell'opportunità di esplorare la musica con uno zelo quasi ossessivo per i suoni bizzarri e improbabili che riescono a fare uscire qualunque strumento musicale.



In questo tour la band, attualmente composta da Ed Wynne - chitarra e tastiere, Brandi Wynne - basso elettrico, Silas - tastiere, Oliver Seagle - chitarra, basso , sintetizzatori, presenterà l'album del 2009 Yum Yum Tree (Snapper Music PLC).



INFO SULLA BAND

www.ozrics.com



UFFICIO PROMOZIONE LUNATIK – 035 4421177 – www.lunatik.it

Premio Mei under 25: il 28 novembre a Faenza

ECCO I VINCITORI DEL PREMIO DEL MEI DEDICATO AGLI UNDER 25


DISTANTI, COLAPESCE E GREEN LIKE JULY vincono la TARGA GIOVANI MEI 2010

L’APPUNTAMENTO è DOMENICA 28 NOVEMBRE ALLA FIERA DI FAENZA PER LA PREMIAZIONE

La giuria della Targa Giovani MEI 2010 composta da Luca Minutolo (Storia Della Musica, Gli Osservatori Esterni, Intercity), Orazio Martino (Gli Osservatori Esterni), Hamilton Santìa (Il Mucchio), Emanuele Brizzante (Indie For Bunnies) e Chiara Caporicci (Rappresentante MEI), ha decretato i vincitori del premio che il MEI - Meeting degli indipendenti, in programma a Faenza il 26,27 e 28 novembre, assegna alle migliori realtà under 25 del nostro stivale.

In ordine, ma non d'importanza, i vincitori sono:

- Distanti: cinque  ragazzi provenienti da Forlì, che con il loro EP omonimo hanno dato uno scossone all'underground italiano a suon di punk, visceralità ed energia tardo-adolescenziale da vendere)

- Colapesce: direttamente dagli Albanopower, fuoriesce Lorenzo Urciullo, un cantautore fresco, gentile e passionale, che mescola folk e pop d'autore in maniera assolutamente personale e d'impatto immediato

- Green Like July: i pavesi Green Like July s'ispirano alla recente corrente del nufolk inglese ed americano, tra rimandi a Conor Oberst ed ai maestri Belle & Sebastian, fra passeggiate nel verde primaverile e spensieratezza folk leggera ed impalpabile, maneggiata con cura e sapienza da veterani. Eppure hanno solo 20 anni

Questi i tre vincitori scelti con cura dalla giuria, a cui si aggiungeranno i vincitori del voto online, ancora aperto sul sito http://www.osservatoriesterni.it/ e direttamente su http://www.all-rankings.com/entertainment-and-music-music/r-8395246c8d/targa-giovani-mei-2010 fino al 20 ottobre.

Ci vedremo tutti a Faenza il 28 Novembre, subito dopo la premiazione del PIVI – Premio Italiano Videoclip Indipendente, intorno alle 18.

mercoledì 20 ottobre 2010

MEI: Meeting degli Indipendenti a Faenza dal 26 al 28 novembre!


MEI
Meeting degli Indipendenti
XIV EDIZIONE
26, 27 e 28 novembre
Faenza

Anche quest’anno
appuntamenti con i premi ormai classici e di grande spessore come il PIMI (Premio italiano musica indipendente) e PIVI (premio italiano videoclip indipendente)
a confermare quanto il MEI sia punto di riferimento per la scena indie italiana
ma non solo
quest’anno premio a un personaggio mainstream come Renzo Arbore
un tributo a Raffaella Carrà
un doppio cd dedicato a Tenco
l’anteprima MEI dedicata a Fred Buscaglione
un concorso dedicato a una realtà sempre più vasta (le web tv)
un riconoscimento speciale a Serena Dandini per il suo programma PARLA CON ME
riconoscimento speciale a Basilicata Coast To Coast
e molto altro ancora
in più quest’anno, in collaborazione con il comune di Faenza
verranno messe a disposizione delle biciclette per girare agevolmente e a impatto zero per la città
e poter seguire i numerosi eventi paralleli al MEI sparsi per la cittadina romagnola

info@audiocoop.it
0546/24647
www.meiweb.it

Si parte anche quest’anno alla grande per il MEI – Meeting degli Indipendenti…
Si apre con un’Anteprima MEI giovedì 25 novembre al Teatro Sarti di Faenza con serata dedicata a Fred Buscaglione per i 50 anni dalla sua scomparsa con Franz Campi, Ernesto De Pascale e tanti ospiti.
Si continua il venerdì 26, giorno in cui verranno consegnati i premi ai vincitori del PIMI - Premio Italiano Musica Indipendente, premio storico dei MEI presso il Teatro Masini di Faenza. Da segnalare, tra i premi più importanti, il disco dell’anno (A sangue freddo de Il Teatro degli Orrori), il gruppo dell’anno (..A Toys Orchestra), tour dell’anno (The Zen Circus), produttore artistico dell’anno (Giulio Favero, membro de Il Teatro degli Orrori), miglior etichetta (La Tempesta). Tra gli ospiti della serata segnaliamo Paolo Belli, Luca Bussoletti con Dario Fo, Giancarlo Onorato, Andrea Chimenti e Marco Fabi. La serata di premiazione sarà in diretta su Radio Rai Uno.
Il MEI è attento alla musica popolare italiana e a quello che è vicino alla gente comune. Lo confermano le molteplici attività parallele di quest’anno e i riconoscimenti vari del MEI 2010. Da sottolineare ad esempio l’intervento, durante la serata del P.I.M.I 2010 di Renzo Arbore, atteso alla prossima edizione del MEI. All'artista sarà consegnato il premio speciale quale miglior talent scout e ambasciatore della promozione della musica italiana all'estero. Quest'anno il MEI ha voluto omaggiare anche Raffaella Carrà, con "RafficaMEIndies", il concorso, promosso dal MEI in collaborazione con il Festival Milleluci di Bellaria, aperto ai musicisti di qualsiasi età e riservato proprio ai brani dell'artista.
Sempre attento alla musica popolare, il MEI ha istituito anche il PIMPI - Premio Italiano Musica Popolare Indipendente, a seguito della positiva esperienza di Terra di Musiche, la sezione dedicata alla musica folk, world ed etnica che aprirà con la consegna dei premi venerdì 26 novembre presso il Palazzo delle Esposizioni.

Sabato 27 novembre, ecco la Notte Bianca del MEI. dalle ore 21 nella splendida cornice della Piazza del Popolo, Nella stessa giornata largo alle nuove generazioni della musica con due partner di caratura nazionale. MTV allestirà un palco per i nuovi talenti con tutte le band di MTV New generation e Hit Week mentre Radio Popolare Network curerà la diretta invece al Teatro Masini da vita con L’Italia dei Mille Colori, orchestre multietniche e figli di immigrati in Italia daranno vita a questa serata di nuovi suoni e culture italiane con Oriental Night Fever, Canti Erranti & D-jeli Can, Orchestra Multietnica di Arezzo, Orchestra di Porta Palazzo in Dembè Ak Taye. L’evento speciale della serata sarà Pirèta e é Lòpp con Ivano Marescotti, la favola romagnola di Pierino e il Lupo di Sergej Sergeevic Prokofiev.

Da ricordare inoltre Tivogliocosì – Premio Italiano per le web tv. Primo premio italiano dedicato al nuovo mondo delle web tv realizzato da TiVoglioDigitale con la collaborazione del MEI. La cerimonia di premiazione dei vincitori si svolgerà durante il prossimo MEI, nell’ambito di un convegno dedicato proprio al tema dei nuovi media. Il premio TVC sarà aperto a tutte le web tv italiane (ma non solo) commerciali e non, e coinvolgerà le oltre 500 web tv recensite da TiVoglioDigitale.it più tutte le altre piattaforme.
Domenica 28 al Palazzo delle Esposizioni si terrà la presentazione ufficiale del doppio cd dedicato a Tenco, prodotto dal MEI in collaborazione con Club Tenco. La leva cantautorale degli anni zero, il suo titolo. Sempre domenica si terranno le premiazioni del PIVI - Premio Italiano Videoclip Indipendente 2010, il più importante premio italiano del settore con oltre 400 clip partecipanti ogni anno e altri premi speciali, presso la Sala Convegni della Fiera di Faenza dove si terranno anche il Premio Miglior Booktrailer, un riconoscimento speciale al video Alfonsina e la bici dei Têtes de Bois con Margherita Hack e le premiazioni di NoteInVideo, la rassegna del MEI sul cinema indipendente musicali, a Basilicata Coast to Coast e tanti altri. A seguire ci sarà la Targa Mei Giovani, il premio del MEI per le giovani “leve” indipendenti e tantissimi altri riconoscimenti, come quello a Serena Dandini per Parla con Me e tanti altri.

Parallelamente nei tre giorni del MEI: Convegni, etichette, strumenti musicali, vinili, radio e tv, fumetti con la mostra di Frigidaire, Casa di Booklet, Indipendulo a cura di Emidio Clementi e Calibro 35 con Heike has the giggles, Alessandro Fiori e tanti altri, il Festival Reggae con Sir Oliver Skardy. Punkadeka Festival, RedBull TourBus, Hip Hop Mei a cura del Piotta, Maninalto Ska Festival, Mei Tech, Mei d’Autore con Massimo Volume, Il Parto delle Nuvole pesanti e tante altre iniziative. Durante la tre giorni del MEI nell’area Terra di Musiche al Palazzo delle Esposizioni, tra etichette, promotori, artisti, festival, e costruttori di strumenti musicali dell’area folk e popolare italiana, saranno inoltre presentati tutti gli artisti partecipanti alla prima edizione di Sanremo Doc, l’area dialettale per i giovani che vogliono accedere al Festival di Sanremo. L’evento conclusivo di questo MEI 2010 sarà all’Auditorium di Sant’Umiltà con uno speciale reading di Pierpaolo Capovilla, leader del Teatro degli Orrori e Giulio Ragno Favero degli One dimensional man, una reading in due atti su Majakovskij.

Questo è il cuore della manifestazione. Un cuore che batte vicino alla scena indie, per cui i MEI da sempre “tifa”, tanto da pensare una trasmissione di 5 ore su Isoradio che si chiama “La Notte degli Indipendenti” e che si puo’ sentire ogni venerdì notte sulle frequenze di Isoradio, insieme a ZTL , l’unico programma Radio Rai che segnala i preferiti della classifica indie della Indie Music Like, la classifica realizzata dai circuiti delle web radio e radio locali italiane, voluta fortemente da Giordano Sangiorgi (il patron del MEI) per bilanciare il vuoto che hanno creato intorno a una scena (quella indie, appunto, sempre in fermento) le radio commerciali e i grandi network televisivi pubblici e privati.

Il MEI – Meeting degli Indipendenti continua così il suo percorso di valorizzazione delle realtà indipendenti allargando sempre di più i suoi orizzonti fino ad arrivare a “Rosso Tedora”, il vino del MEI realizzato in collaborazione con Gusto Nudo e prodotto con uve provenienti da agricoltura biologica da un’azienda agricola di Brisighella. Ed è anche a sostegno di quest’idea che il MEI ha deciso di coinvolgere nella quattordicesima edizione anche Slow Food, che sarà al MEI 2010 con uno spazio dedicato e per l’occasione presenterà in anteprima una Birra Speciale MEI a cura del primo Birraio Agricolo di Faenza e una versione speciale dell’Idromele, “IdroMei”, la nota bevanda dei celtici prodotta dalla fermentazione del miele, conosciuta anche come “il nettare degli dei”.


Ultima ma altrettanto importante l’operazione portata a termine dal MEI con il Comune di Faenza. Grazie a questa collaborazione il comune di Faenza metterà a disposizione delle biciclette con cui si potrà girare per la cittadina romagnola a costo zero e a impatto zero e seguire quindi i numerosissimi eventi paralleli al MEI disseminati per Faenza.

Per info sugli eventi: www.meiweb.it – mei@materialimusicali.it

MEI: COS’E’ E I NUMERI CHE FA…
Il Mei, Meeting degli Indipendenti, si terrà per la sua quattordicesima edizione dal 26 al 28 novembre 2010 a Faenza presso la Fiera, il Palazzo delle Esposizioni, il Teatro Masini, la Piazza del Popolo, l'Auditorium di Sant'Umiltà e in altri 30 spazi cittadini. Si tratta del primo festival in Italia della produzione musicale, video-cinematografica, letteraria e culturale indipendente e del primo salone della nuova musica italiana. L’edizione 2009 del MEI ha registrato, su oltre 15 mila metri quadrati di spazi espositivi, più di 30 mila presenze, più di 400 artisti dal vivo, 350 espositori, 350 videoclip, 200 media presenti, 150 convegni, presentazioni e incontri e 100 operatori dall'estero. Iscritto e patrocinato da WIN – l’Associazione Mondiale per il settore professionale musicale indipendente e adernte a "La Rete dei Festival aperti ai Giovani" supportato dal Ministero della Gioventù e dall'Anci, il MEI, durante i 3 giorni della Manifestazione, produce nel territorio oltre 3.000.000 di euro di fatturato totale (dati: Terre di Faenza - Sistema di Informazione Turistica della Regione Emilia-Romagna) con una ricaduta mediatica calcolata per la stessa cifra indicativa (dato: Mn Italia - Agenzia di Promozione).

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