lunedì 28 settembre 2009

Suoni di Confine: la compilation gratuita di MEI e Amnesty

Amnesty International e MEI (Meeting degli Indipendenti) regalano la compilation “Suoni di Confine”, premio dedicato alla musica multietnica prodotta in Italia che nell’edizione 2008 ha premiato artisti come Teresa de Sio, A67, Mau Mau, Lou Dalfin e tanti altri.

Amnesty International, che patrocina l’intero progetto, segnala la compilation in home page sul proprio sito http://www.amnesty.it : da questa pagina si può accedere al myspace di “Suoni di Confine” http://www.myspace.com/meisuonidiconfine dove scaricare GRATUITAMENTE la compilation con gli artisti vincitori della scorsa edizione.
Il premio “Suoni di Confine” 2009 sarà assegnato nell’ambito della XIII edizione del MEI di Faenza, nei giorni 27-28-29 novembre: verranno premiati i migliori due dischi di musica multietnica prodotti da ottobre 2008 ad ottobre 2009, e sono previsti altri speciali riconoscimenti. Per iscriversi all’edizione 2009 c’è tempo ancora fino al 30 settembre.

I vincitori verranno annunciati nei primi giorni di ottobre.

venerdì 25 settembre 2009

Cosmetic: indie e shoegaze in italiano per il nuovo album "Non Siamo di Qui"


Cosmetic è una band nata circa 10 anni fa sulle colline romagnole, traendo ispirazione dalla videocassetta "1991: the year punk broke". In 10 anni sono successe tante cose e la band (ad oggi Bart, Pain, Simone ed Emily) ha suonato con costanza evolvendo fino a trovare la propria forma espressiva più congeniale in una sorta di pop sonico e shoegaze in italiano.


Nel 2007 è uscito il primo vero album chiamato "Sursum Corda", edito da Tafuzzy Records e Cane Andaluso e da allora le cose si sono mosse più del solito, tra concerti in giro per l'Italia, recensioni ed esperienze varie.

Volevano sciogliersi sul più bello, ma purtroppo ecco arrivare il secondo disco: “Non siamo di qui”, pubblicato dall’etichetta La Tempesta.




Il nuovo disco parte dalla lezione dei My Bloody Valentine e la rielabora secondo le istanze ormai proprie dei Cosmetic: nel corso della sua lunga carriera la band ha trovato la propria strada, dove lo shoegaze dei maestri è assimilato e trasformato in un sound nuovo, dove la lingua italiana riveste un ruolo di primaria importanza.

Sul loro myspace i Cosmetic presentano così la propria musica: “abbiamo ascoltato cose che poi non si sentono nel nostro sound, e assomigliamo a certe cose che invece non abbiamo mai ascoltato. Qui trovate esempi di entrambe le categorie:

Television, Joy Division, Sonic Youth, Jesus and Mary Chain, Stone Roses Dinosaur Jr, Happy Mondays, Nirvana, Shellac, My Bloody Valentine, Polvo, Soundgarden, Calla…”





http://www.myspace.com/cosmeticmusic 

martedì 22 settembre 2009

"Why Everybody Sucks?" ?????? IL NUOVO DISCO DEGLI OCEAN DRIVE

Formatisi all’inizio del 2009, gli Oceandrive nascono dalle ceneri degli H-Strychnine, nome storico del post-hardcore italiano di fine anni ’90. Abbandonate le sonorità punk e screamo che caratterizzavano la precedente band, i chitarristi Luciano Ferraresi e Andrea Mezzogori si propongono di raggiungere un punto d’incontro tra melodia ed aggressività.

Nasce così “Why Everybody Sucks?”, primo disco degli Oceandrive: 11 tracce di rock industriale, tra Nine Inch Nails e Ministry, con derive elettroniche e echi del grunge dei Nirvana e dei primi Pearl Jam, specialmente nelle linee di cantato. Prodotto da Riccardo Pasini (già al lavoro con Hormonauts ed Extrema), il disco contiene inoltre una curiosa rivisitazione di “The Look”, cavallo di battaglia degli svedesi Roxette; da segnalare sono però i brani originali “Acure” e “Gheisha Stone”, riuscitissimi in particolare sotto l’aspetto ritmico.


Stereoplastica, la new wave di "Eleven".


Una lunga gavetta, prima come cover band e poi con i nomi di Upside Fancy Stereo e Viola Maldita, per i vercellesi Stereo Plastica, che arrivano all’esordio vero e proprio con questo “Eleven”, prodotto da Fabrizio Chiapello (già al lavoro con artisti come Baustelle e Subsonica). Il titolo rimanda agli undici anni intercorsi dalla fondazione della band, e alle undici canzoni contenute nell’album, dai riferimenti esplicitamente brit (in particolare alla “Plastic Soul Music” di David Bowie, ma anche ai più contemporanei Arctic Monkeys).

Interamente cantato in inglese, “Eleven” è un disco dal sapore internazionale, dove la new wave di seconda generazione si impone con i suoi riff incendiari, e dove le ritmiche strizzano l’occhio al funk e a una disco “bastardizzata”, simile a quella dei Franz Ferdinand e dei Gossip. Da segnalare l’ottima performance del cantante Raffaello Camanzo, perfettamente a suo agio nel ruolo del londinese nato per caso in Piemonte.


www.myspace.com/stereoplastica

venerdì 18 settembre 2009

"R+R", Scotch Ale. Spazio ai giovanissimi


Arriva il nuovo album degli Scotch Ale, “R+R”: 10 tracce pop & roll di grande impatto, tra cui il fortunato singolo “Vita Col Top”, che ha anticipato l’uscita del lavoro. “R+R” è stato realizzato grazie alla collaborazione con l’importante produttore Fabrizio Grossi (che ha lavorato, tra gli altri, con Slash dei Guns’n’Roses, John Frusciante dei Red Hot Chili Peppers e Glenn Hughes dei Deep Purple) e vede al suo interno la partecipazione di altri top producers come Steve Lyon (nel suo curriculum produzioni dei Depeche Mode, Cure, Subsonica, Paul Mc Cartney e Laura Pausini) e Daniele Persoglio (già al lavoro con Finley e Punkreas).
Nati solo nel 2008, i trevigiani Scotch Ale propongono un’interessante miscela di pop e rock and roll, che si unisce a mai banali testi in italiano e inglese. Dopo nemmeno un anno e mezzo, la band si trova già alle spalle l’accesso alle fasi finali di concorsi come Italia Wave e Gbob,  una presenza sul palco del Teatro Ariston grazie a sanremo.59, con il brano “Non sei quella che vorrei”, la cessione del “movie edit” di “Close my eyes”, versione inglese di “Vita (col) top” per la "Paramount Pictures" di Hollywood e recentemente la vittoria del concorso “Note a Pennello” per il “miglior inedito”, con il brano “Brivido”, che sarà anche il prossimo singolo.
Dal sito degli Scotch Ale è possibile scaricare gratuitamente “Seconda Chance”, b-side dell’album “R+R”.

Questo l’indirizzo per scaricare il brano: http://www.scotchaleband.com/secondachance.zip


mercoledì 16 settembre 2009

Roots Connection, nuovo album "Animystic". Se ancora non l'avete ascoltato, fatelo senza esitazioni ;)

La storia dei Roots Connection non può che iniziare da una fine.
Enrico Micheletti, voce, corde e anima del gruppo è scomparso il 4 dicembre 2008. Le sue ceneri sparse nel Mar Tirreno, le sue ultime note, le sue definitive parole affidate ad un ultimo toccante album “Animystic”.
I suoi 57 anni Enrico li ha spesi tutti su assoli, scale, armonie e riff tesi al raggiungimento dell'essenziale, a creare un unico primordiale suono. Anni in cui mai si è placata la voglia di sperimentare, di conoscere le possibilità timbriche ed espressive della chitarra dobro e del sitar. Anni in cui la voce si è incattivita su oscurità blues o si è addolcita su ballads. Una vita randagia, quella di Enrico, tra la natia Bolzano e poi l’Europa, il Canada, gli Stati Uniti, l’India, sempre e comunque insieme all'inseparabile chitarra, compagna di esperienze non tutte indolori. In mezzo tanti progetti, tante storie musicali, tra cui la Hard Time Blues Band, gruppo che ha infuocato i palchi tra gli anni '70 ed '80 tributandogli riconoscimenti e pubblico. Una serie di collaborazioni infinite con nomi storici del rock e della roots music: Memphis Slim, Herbie Man, Rory Gallagher, fino ai duetti con John Lee Hooker e Champion Jack Dupree.

I Roots Connection nascono in patria nel 2000, in un piccolo locale di Reggio Emilia dove Enrico incontra Fabio Ferraboschi e Fabrizio Tavernelli, due musicisti dalle esperienze molteplici, ma accomunati a Enrico dall’amore per le radici della musica nera (da cui il nome della band), il blues appunto, quello del Delta. I tre musicisti trovano una strada personale nell’approccio agli amati standard di Willie Dixon, Leadbelly, Robert Johnson, ritrattandoli e processandoli con le nuove tecniche digitali, con i sequencer e i sintetizzatori. Nasce così il primo album “Roots Connection”, pubblicato nel 2002 su Baracca&Burattini/Edel. Poi tanti concerti, la dimensione dove l’electro-delta-blues dei Roots Connection trova il suo compimento ideale. Tra le tante soddisfazioni, il premio come migliore colonna sonora al Nonantola Film Festival nel 2008, purtroppo uno degli ultimi episodi della band prima della scomparsa di Enrico. Come ogni soundtrack che si rispetti, arriva sui titoli di coda la musica che deve rimanere impressa nella memoria e collegare ad una sequenza di accordi, ad un tema musicale un ricordo, un’immagine, una storia.
“Animystic”, ultima testimonianza su disco di Enrico “Mad Dog” Micheletti, assolve perfettamente a questo compito.

ANIMYSTIC
Il titolo nasce dalla fusione di due parole: animismo e mistico. Due definizioni, due suggestioni che ne ispirano il suono e l’immaginario. Le religioni animiste primitive vedono in tutte le cose, viventi ed inanimate, la presenza di uno spirito divino. Ovunque è un manifestarsi di una forza superiore all’uomo. Da questa essenza si evolvono le religioni.
La stessa essenza da cui si sviluppano le musiche e le parole “spirituali” : Blues, Soul, Jazz, Raga, Gospel. La stessa passione che si trova nelle canzoni di devozione. L’animo umano che si esprime in bilico tra caduta ed elevazione, gioia e sofferenza. E’ la danza della trasformazione, come le credenze primordiali nascoste dietro alla religione dei conquistatori, unica strategia di sopravvivenza nel tempo per i popoli colonizzati. Un mimetismo che ha dato vita a rigogliose contaminazioni sonore.
Così questo nuovo episodio si apre ad altre influenze, prosegue nel suo processo di ibridazione tra diversi linguaggi. Atmosfere “spiritual”, roots vibes e tecnologia, pulsazioni funky, musiche del delta e profondità dub. Africa, Carabi, Europa, India, New Orleans. Seguendo il peregrinare di genti trascinate attraverso gli oceani per forza o per volere. Affascinati ed impauriti allo stesso tempo dall’altrove, pronti a cantare l’arcano, l’amore terreno e l’amore mistico. Danzando sul rituale della vita, con ritmo e trasporto, avendo la musica come mediatrice tra uomini e divinità.
Tutto questo, è “Animystic”, ultima impronta su questa terra lasciata da Enrico Micheletti con i suoi Roots Connection, e con alcuni ospiti come Alberto Morselli (voce degli indimenticati Modena City Ramblers di “Riportando tutto a casa”) e Lucia Tarì (già con Frontera e Timoria).

martedì 15 settembre 2009

"Metodo Di Danza", il nuovo disco di Il Cane.

Il Cane è Matteo Dainese. Per anni seduto dietro la batteria per Ulan Bator, Jitterbugs e miriadi d'altre bands, recentemente ha deciso di cantare, suonare la chitarra, scrivere canzoni e registrarle, oltre che amministrare l'etichetta Matteite e trovare tante date col telefono di casa dei suoi.

Dopo "Feed the Dog", primo suo disco solista, a nome "Dejligt", Dainese crea "Il Cane" e scrive un album interamente in italiano: "Metodo di Danza". Il disco verrà pubblicato con l'aiuto de La Tempesta Dischi.


"Metodo di Danza" è un disco che mescola elettronica a tinte acustiche con estrema eleganza, così come mescola melanconia a spensieratezza pop. Registrato interamente in una piccola stanza a casa della sorella gemella di Dainese, "Metodo di Danza" prevede la presenza di numerosi ospiti, da Enrico Molteni di "Tre allegri ragazzi morti" a Ruggero Catania degli "Africa Unite", da "Il Moro e il Quasi Biondo" ai "Flap", da DJ Color ad Enrico Librio degli "Amari" fino a Leo Virgili degli "Arbe Garbe".
Quattordici tracce che ti fanno commuovere e muovere il culo, non necessariamente nello stesso momento.



"RECUSANT" IL NUOVO DISCO DI RAY TARANTINO. IDEALE COMPAGNO DI VIAGGIO...

Già il fatto che gente come Matthew Bellamy dei Muse o Steward Copeland dei Police ne parlino in maniera entusiastica potrebbe essere un segnale che questo Ray Tarantino ha le carte in regola per scrivere belle canzoni.
Proprio così…Belle canzoni…. Sembra facile, ma non lo è…


Quanti artisti ci sono oggi che lo sanno fare.
Ray ci prova.
Ci prova con la sua verve e con una cerchia di amici/collaboratori di grande spessore. Tony Bowers dei Simply Red, ad esempio, ha co prodotto l’album.
Steve Shebby, già al basso con Tom Jones, ha suonato il basso.


ORA IL NUOVO DISCO "RECUSANT", ASSOLUTAMENTE DA ASCOLTARE

www.myspace.com/raytarantino

lunedì 14 settembre 2009

Anti Gone, the new video "Disremembering Echo"

Dopo l’ottima accoglienza tributata
al suo disco solista “Anti Gone”,
Barbara de Dominicis presenta
il primo video “Disremembering Echo”:
un lavoro poetico e visionario,
realizzato in collaborazione con il regista Davide Lonardi,
che dona ulteriore fascino e profondità
alle atmosfere suggerite dalle canzoni di Barbara,
sospese tra elettronica, pop e avant-folk


Link al video:

SUPERLOWED, "Storia Illustrata dei Mezzi di Trasporto".


Storia illustrata dei mezzi di trasporto
libro+cd
La scuola di Pitagora editrice

Dalle sneakers odiate da Montale all’acceleratore di particelle. Dalla tavola da surf alla tavola degli elementi. Dalle correnti pittoriche ascensionali alle correnti quantiche del Pacifico. Dal buco nero al tappeto rosso. Dal calesse alla metempsicosi. L’intera gamma dei mezzi di trasporto sussunta in un unico agevole volumetto ascoltabile. Magistralmente frainteso da Roger Marìn Mountané. Registrato col microfonino dei corsi di inglese per pc. Un prodotto SUPERLOWed. Per alcune fasce d’età.


Il primo prodotto ufficiale del progetto SUPERLOWed. Un libro illustrato e un cd musicale. Solo questo. E molto altro ancora. Ai testi visionari, onirici, implosivi e a loro modo coerenti del “Canzoniere Biondo” si accompagnano le indicazioni grafiche, talvolta poetiche, altre naif, altre ancora spiazzanti per la qualità del frainteso linguistico (a loro modo significativamente incoerenti) dell’artista catalano Roger Marìn Muntané. A un ultracitazionismo di sottofondo, una ragnatela fittissima che immischia letteratura, cinema, arte e chissà cosa d’altro, fa da contraltare una visibilissima superficie al tratto leggera, canticchiata, scanzonata, solare. Pop. Così è anche la musica di SUPERLOWed. Contraddittoria e lecita. Rumore bianco a bella posta distinguibile. Musica che somiglia solo a se stessa anche quando suona misteriosamente familiare. Musica giocattolo fatta con strumenti veri. E strumenti veri usati come giocattoli. Il tutto catturato col microfonino dei corsi d’inglese per pc. Ascoltiamo e leggiamo il divertimento serio di questa Storia illustrata dei mezzi di trasporto attribuendo con benevolenza ai suoi estensori il ruolo provvisorio di pedagoghi . Al lettore/ascoltatore (spettatore?) coinvolto, il compito di stabilire, una volta per tutte, la natura del “trasporto” in esame.

www.myspace.com/superlowed

venerdì 11 settembre 2009

"The Ranj", sperimentazione originale.

THE RANJ
“THE RANJ”
Autoproduzione
Distribuzione: Jestrai
Data di uscita prevista: 5 luglio 2009
Ranj è la radice di una parola sanscrita che significa “tingere”, “colorare”. Si trova per la prima volta associata ad un ambito musicale in un trattato indiano del VII secolo d.C. nella descrizione della forma musicale più importante indiana, il rāga. Quest’ultimo, secondo il trattato, avrebbe lo scopo di “tingere la mente dell’ascoltatore e di fermarne il vorticare dei pensieri” con una valenza salvifica.

The Ranj nascono nel 2007, ad opera di 4 studenti di musica indiana del Conservatorio di Vicenza:
Michele Mastrotto, diplomato in percussioni, diplomato in tabla
Elisabetta Giuspoli, diplomata in canto classico indiano (dhrupad)
Elisa De Munari, diplomata in sitar, diplomanda in contrabbasso
Andrea Ferigo, diplomato in chitarra classica, diplomato in sitar

Tutti i membri del quartetto hanno maturato esperienze nell’ambito del rock e della classica occidentale.
Il progetto-Ranj nasce dall’idea di creare composizioni originali utilizzando le regole, la logica e le strutture della musica indiana colta. La forma più conosciuta di quest’ultima è il rāga, cioè una struttura melodica modale in cui sono previste regole compositive in base al momento di esecuzione nella giornata, alle note da utilizzare in una scala ascendente e discendente, quelle da evitare, una coppia di note più importante da sottolineare di continuo, l’aggancio ad un'unica tonica, la mancanza di modulazione, l’assenza delle regole di attrazione tonale, il riferimento ad un sistema di intervalli non temperati.
Inoltre le composizioni vengono create a partire da strutture ritmiche tipiche della musica indiana, in cui il concetto di linearità ritmica occidentale è sostituito dalla ciclicità ritmica, il tala. I brani vengono così composti utilizzando i tala, appunto, cioè cicli di 10, 12, 7, 8, 16 movimenti (invece dei soliti 4/4 o 6/8, ecc.). Tutto questo complesso sistema di regole è stato però ibridato e mescolato alle sonorità del rock grunge, altra passione dei membri della band. Il tentativo è quello di uscire dalle mode del folklore etnico (le “spruzzatine” di colori afro-americo-latino-indo-ecc., generalmente applicate qua e là sulla canzone occidentale).
Dopo anni passati ad ascoltare esperimenti in cui l’approccio al sistema indiano era sempre comunque, a volte inconsciamente, volto ad occidentalizzarne i tratti, questo progetto ha anche un’ambizione non tanto mascherata di immergere la musica (almeno il rock) occidentale nelle regole indiane, con un rovesciamento di prospettive, approcci ed obiettivi. Anche nella stesura dei testi si è cercato di affermare e di dimostrare questa nuova libertà. Il suono della parola è tale sia che essa venga pronunciata in italiano, in hindi, in marathi, in inglese, e…altro. L’avventura è appena iniziata con i 9 brani che costituiscono il disco d’esordio, 1 strumentale, 6 completamente originali, 3 brani della tradizione classica indiana, opportunamente adattati, o meglio riarRANJati per un quartetto rock.

www.myspace.com/theranj

mercoledì 9 settembre 2009

Marigold "Tajga", da ascoltare con attenzione... +_*


A distanza di due anni da “Erotomania”, il disco che li aveva segnalati all’attenzione del pubblico indie e dark italiano, ecco tornare i Marigold con il loro ultimo lavoro.

“Tajga”, questo il titolo dell’album, vede ancora in cabina di regia Amaury Cambuzat: il leader degli Ulan Bator, che già aveva partecipato ad “Erotomania”, è inoltre produttore del nuovo disco per la sua nuova etichetta Acid Cobra. Altra partecipazione importante è quella di Daniele Carretti degli Offlaga Disco Pax, ospite al piano in una canzone.

“Tajga” è un album oscuro e nervoso, dove le atmosfere del post-rock si alternano a repentine derive shoegaze, e dove il gothic rock funge da punto di partenza per una ideale colonna sonora che accompagna verso il buio, il baratro, la perdita dei sensi. La band abruzzese si mostra ormai matura e consapevole dei propri mezzi, sia nella ricercata scelta dei suoni, sia in fase compositiva e di arrangiamento.

http://www.myspace.com/themarigoldband




L'Illusione Del Volo, il nuovo disco dei Frigidaire Tango

I Frigidaire Tango sono stati tra i pionieri della new wave in Italia, protagonisti di un’avventura musicale esplosiva e tormentata, cominciata a Bassano del Grappa all’alba degli anni Ottanta e conclusasi con uno storico concerto nel luglio del 1986.
Recentemente riapparsi con un’“operazione nostalgia”, che proponeva i primi LP in un cofanetto ricco di inediti e curiosità, i Frigidaire Tango tornano finalmente in studio dopo oltre venticinque anni.

Il nuovo album, L’illusione del volo, è prodotto dal lungimirante Giorgio Canali e vede tra gli ospiti Federico Fiumani (Diaframma), Aldo Tagliapietra (Le Orme) e Diego Galeri (Timoria).
La scelta di cantare in italiano segna un punto di svolta rispetto alle produzioni precedenti dei Frigidaire: negli anni ‘80 infatti i testi in italiano erano malvisti dagli artisti underground e bollati come “commerciali”. Il post-punk della band non ha perso smalto con gli anni, e “L’illusione del volo” si propone come energico vademecum della new wave nostrana per le nuove generazioni.

PIMI 2009. Ecco in anteprima i vincitori del più importante premio alla scena indie italiana.

MUSICA: MEI 2009, ECCO I MIGLIORI DELLA SCENA INDIE ITALIANA

Vincono il Premio Italiano per la Musica Indipendente:

Dente, Zu, Beatrice Antolini, Calibro 35, Manuel Agnelli, Enrico Gabrielli e Giancarlo Frigeri

La miglior etichetta discografica è la bolognese Trovarobato

Un premio alla carriera ai Dorian Gray


L’amore non è bello prodotto dalla varesina Ghost Records, ultimo disco di Dente, il nuovo fenomeno del panorama cantautorale italiano, è il miglior album indipendente del 2009 secondo il verdetto del PIMI, il Premio Italiano Musica Indipendente organizzato dal MEI, il Meeting degli Indipendenti in programma il 27, 28 e 29 novembre a Faenza e che raduna 400 artisti, 300 espositori e 30 mila presenze. Nelle altre sezioni del PIMI, gli Zu, gruppo storico di origine romana della scena indie italiana con un grande successo internazionale, si sono aggiudicati il riconoscimento come miglior band, mentre Beatrice Antolini, giovane autrice e polistrumentista bolognese, prodotta dalla toscana Urtovox ha ricevuto il premio come miglior solista; il miglior tour è risultato essere quello dei Calibro 35, una super band che riunisce diversi menbri di altre importanti formazioni e che ripropone sottoforma di canzoni le colonne sonore dei film polizieschi italiani degli anni Cinquanta e Sessanta, in testa alla Indie Music Like, la classifica dei brani indipendenti italiani piu' gettonati nelle web radio, per tutta l'estate con la hit indie "Tutta Donna", ed infine Giancarlo Frigeri, già leader dei Joe Leaman, che è stato il più votato per la categoria miglior autoproduzione con “L'età della ragione” uscito questa estate.

Non mancano, come sempre, i Premi Speciali all’interno del PIMI, che quest’anno hanno avuto come protagonisti la Trovarobato , una delle piu' innovative case discografiche con sede a Bologna che si è aggiudicata il premio come miglioir etichetta indie grazie a produzioni di rilievo come quelle di Mariposa, Musica per Bambini, Alessandro Grazian, East Rodeo e tanti altri, Enrico Gabrielli , produttore e arrangiatore che vanta collaborazioni con Afterhours, Vinicio Capossela, Niccolo' Fabi, Morgane tanti altri, come miglior produttore artistico, e Manuel Agnelli, cantante e leader degli Afterhours, premiato per la miglior produzione discografica con “Il paese è reale”, lavoro che riunisce 19 tra i migliori artisti indipendenti e che ha portato alla ribalta del grande pubblico sanremese la scena indie italiana.

Alle votazioni del PIMI 2009, alla qule sono pervenute centinaia di segnalazioni, hanno preso parte giornalisti e redazioni di diverse testate su carta e on line, radio e tv, supervisionati dalla giuria presieduta da Federico Guglielmi affiancato da esperti del settore come Jhon Vignola, Aurelio Pasini, Daniel Marcoccia, Valerio Corzani, Enrico Deregibus, Enrico Veronese, Silvia Boschero, Barbara Tomasino e Fabrizio Galassi. Hanno collaborato inoltre Daniele Bergesio, Katia Del Savio, Cristiana Salvagni, Jole Silvia, Silvano Rubino, Jacopo Tomatis e tantissimi altri.

I premi saranno consegnati venerdì 27 Novembre alle ore 21 presso il prestigioso Teatro Masini di Faenza, in apertura della tredicesima edizione del MEI che poi aprirà i suoi battenti in Fiera il 28 e 29 novembre mentre la sera di sabato 28 novembre tornerà a realizzare l'unica notte bianca indipendente italiana con "Un palco per l'Abruzzo" con Alessandro Benvenuti nel centro storico della città romagnola .

In tale occasione il Mei assegnerà alcuni premi speciali. Si celebreranno infatti i 10 anni di carriera dei Mariposa, che aprirà con un set live la serata, e di Moltheni, che uscirà con un suo disco che celebra i 10 anni di carriera proprio il 27 novembre intitolato "Ingrediente Novus", e sarà assegnato uno speciale Premio alla Carriera ai Dorian Gray, storico gruppo cagliaritano della scena indie italiana degli anni '80, che ha appena dato alle stampe un nuovo cd intitolato "Forse il sole ci odia" che ha ottenuto grandi consensi dalla critica e dal pubblico.

PIMI - Premio Italiano Musica Indipendente

- Miglior album: Dente, “L’amore non è bello”

- Miglior gruppo: Zu

- Miglior solista: Beatrice Antolini

- Miglior Tour: Calibro 35

- Miglior autoproduzione: Giancarlo Frigeri, "L'età della ragione"

Premi Speciali:

- Miglior etichetta: Trovarobato

- Miglior produttore discografico: Manuel Agnelli

- Miglior produttore artistico: Enrico Gabrielli


Giuria: Federico Guglielmi, Jhon Vignola, Aurelio Pasini, Daniel Marcoccia, Valerio Corzani, Enrico Deregibus, Enrico Veronese, Silvia Boshero, Fabrizio Galassi, Barbara Tomasino. Hanno collaborato inoltre Daniele Bergesio, Katia Del Savio, Cristiana Salvagni, Jole Silvia, Silvano Rubino, Jacopo Tomatis e tantissimi altri.

martedì 8 settembre 2009

L'Alcatraz inaugura la nuova stagione con il concerto degli MT LIVE, venerdì 11 settembre


INAUGURAZIONE ALCATRAZ STAGIONE 2009/2010

Venerdì 11 settembre
INAUGURAZIONE SERATA NOTORIOUS (revival, happy music)

MT LIVE in concerto

Musica da ballare nelle due piste
1: dj Angelo – dj Danilo Rossini(R&B, revival, commerciale)
2: Mari Key (100% rock)

Apertura ore 22.30
Ingresso: 6 euro senza consumazione
Prima delle 24 è possibile avere la riduzione iscrivendosi alla mailing list dal sito http://www.alcatrazmilano.com/

Alcatraz
via Valtellina 21
Milano
INFO: www.myspace.com/alcatrazmilano
infoline: 339 2333672 – 02 69016352

MT LIVE SHOW
Dal 2004 la band (che ha aperto anche gli spettacoli di Umberto Smaila) propone un vastissimo repertorio che va dallo Swing ai più recenti successi, con una costante stilistica: Il Trasformismo.
Il cantante e showman Mikele Tomatis passa di abito in abito (direttamente sul palco), vestendo i panni dei personaggi e delle epoche musicali proposte: un vero e proprio spettacolo-musical rigorosamente dal vivo.
È uno show di pura energia fatto di musica dance a 360° dove è impossibile non accontentare i più svariati gusti musicali. I rapidissimi 25 cambi d’abito, il repertorio in continuo mutamento, il coinvolgimento e la grande adattabilità a seconda delle situazioni, rendono MT LIVE uno spettacolo richiestissimo non solo per i Club e le Discoteche ma anche per convention, feste private e grandi eventi di piazza.
Ne sono la prova gli oltre 150 spettacoli annui.
Dallo smoking di Michael Bublè alle pailettes di Renato Zero, dai mocassini di Michael Jackson alle zeppe anni ’70, da Mika a Raffaella Carrà, questo è il mondo MT LIVE!!

mercoledì 2 settembre 2009

VIVA LA DECRESCITA. Il nuovo singolo da solista di Adriano Bono.

Adriano Bono cantante del gruppo romano Radici Nel Cemento presenta VIVA LA DECRESCITA: il primo singolo dato alle “stampe” con il suo progetto solista in download gratuito su http://www.blogger.com/www.myspace.com/adrianobono

La nuova canzone di Adriano Bono affronta il tema importante e di scottante attualità della crisi economica e sociale, ma non senza un approccio ironico e scanzonato, com’è tipico nello stile dell’autore. L’intento è quello di convincere l’ascoltatore a far sì che la “crisi” tiri fuori il meglio dalla natura umana, invece che il peggio come spesso accade, e tornare così a praticare valori come la solidarietà, l’equità, la socialità e il rispetto per l’ambiente.
La canzone suona anche come un inno per chi crede in questa teoria di cruciale importanza per le sorti del pianeta: la “decrescita” intesa come alternativa, necessaria e realizzabile, alla civiltà dei consumi che fa perno invece su un concetto di sviluppo economico a oltranza e a “tutti i costi”.
Una delle associazioni più attive nel campo della divulgazione della teoria della “decrescita”, il Movimento Per La Decrescita Felice, ha già adottato il pezzo come suo inno ufficiale.
Il “sound” del pezzo è caratterizzato da una base solare e ballabile, impreziosita dal suono di strumenti etnici come l’ukulele e flauti arrangiati con lo stile dei caraibici bamboo-sax.
In perfetto stile “decrescitazionista” il brano è completamente autoprodotto dall’autore e viene distribuito e promosso con un metodo minimale e autarchico, puntando sul filo diretto con il pubblico e usando solo strumenti e piattaforme digitali gratuitamente disponibili sulla rete.

www.myspace.com/adrianobono

martedì 1 settembre 2009

LOMBROSO @ TAMBOURINE DI SEREGNO (MB)

Giovedì 10 settembre l'Arci Tambourine di Seregno inaugura la nuova stagione musicale con il sound anni Settanta dei LOMBROSO (con Dario Ciffo, ex violinista degli AFTERHOURS).

Arci Tambourine
via Carlo Tenca 16, 20038 Seregno (MI)

inizio h. 22
a seguire Mario C. Dj Set

Ingresso 5 euro
riservato ai Soci Arci

www.tambourine.it
http://www.myspace.com/tambourinelive
Info line: Fabio 339 8543404

LOMBROSO
A tre anni di distanza dall'album d'esordio che ha riscontrato successo e critiche positive, ecco tornare i Lombroso alla ribalta con un disco tutto da scoprire. Credi di conoscermi, questo il titolo del nuovo lavoro, è rivolto a tutti coloro che si illudono di conoscere una persona quando in realtà si sa benissimo che non è mai così. Il singolo omonimo si sta già aprendo il suo varco nel panorama musicale italiano e si sta facendo amare dai fans e non solo.
Sempre molto orecchiabili e di facile ascolto, il duo composto da Dario Ciffo ed Agostino Nascimbeni ci regala canzoni d'amore e non solo, pronte a farci sognare e riflettere. Le sonorità sono rimaste abbastanza simili al precedente album, capaci di renderli sempre riconoscibili all'ascolto. Si riesce a cogliere un pò più di hard rock, forse un pò più di rabbia tramutata in carica ed energia da vendere.
La batteria perfetta e potente anima i brani di euforia e la voce armonica e melodiosa crea un connubio perfetto anche con un impeccabile chitarra. Riff ricercati e mai nulla lasciato al caso.
Per quest'album è chiaro un rimando alla musica anni ottanta che si sente viva in alcuni brani come inTra Cinque Minuti, traccia davvero travolgente e radiofonica. Sei qui ci fa capire che chi stiamo ascoltando sono i Lombroso, non si può sbagliare. Il contributo di Morgan sta diventando sempre meno indispensabile, questi ragazzi ce la fanno alla grande da soli ormai. Cover sempre presente del tanto amato e adorato Battisti che con Il Paradiso in una versione davvero unica ed originale quasi pseudo punk fa chiudere l'album davvero in bellezza.
www.myspace.com/duolombroso

Steve Lake: unica data italiana! ! ! 11 settembre @ cox


VENERDì 11 SETTEMBRE

Ore 22:30

mi-decay presenta:

live show

RUBELLA BALLET

STEVE LAKE (Zounds)

Special guest: Vomit Tongues
Dj set Bats over Milan
Lady Stalker & Redstripe

al COX18

in via Conchetta 18, Milano.
Ingresso con sottoscrizione
info:
cox18@inventati.org
cox18.noblogs.org
02-58105688

STEVE LAKE (Zounds)
Steve Lake è noto come autore e cantante dei Zounds, storico gruppo post-punk inglese. Con il singolo di debutto, pubblicato nel 1980 dalla “Crass Records”, ben presto i Zoundz sono considerati tra gli iniziatori della scena anarcho punk d.i.y. inglese. Incidono il memorabile ‘The Curse Of Zounds’ e un buon numero di singoli per la Rough Trade Label prima di sciogliersi nel 1982. Il gruppo si è riunito occasionalmente per beneficenza a sostegno di vari amici e cause perse. Dopo svariate esibizioni live e dopo aver attraversato tutti i generi tradizionali e sperimentali, Steve da qualche tempo di dedica all’esperienza solista
ripercorrendo il repertorio dei Zounds.

Per la prima volta a Milano, l’11 Settembre

Mercanti di Liquore live @ Festa Democratica di Seriate

FESTA DEMOCRATICA PROVINCIALE
SERIATE (BG)
AREA FESTE, Via Pastrengo

inizio spettacoli: ore 21.30
infoline: 035 248180

ingresso gratuito

2 SETTEMBRE – MERCANTI DI LIQUORE
Trio acustico lombardo che si caratterizza in
particolare per l’estro e l’originalità degli arrangiamenti,
personalizzando l’interpretazione dei brani tanto da essere definiti dalla critica
specializzata un vero e proprio “power-folk
trio”, per il personale approccio alla musica d’autore

e poi...

5 SETTEMBRE – CLUB DOGO
I Club Dogo sono uno della band più influenti del panorama hip hop italiano. Il loro sound accattivante si accompagna a testi schietti e spesso polemici verso la contemporaneità.
Quest’estate portano in tour il loro nuovo disco Dogocrazia che vanta numerose
collaborazioni nazionali e internazionali.